Vitamina C concentrata: è raccomandata?

Vitamina C concentrata: è raccomandata?

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L’alimentazione è fatta molto spesso di regole semplici. Ciò è vero anche nel caso degli integratori.

Meno se ne utilizzano, meglio è. Tutto quello che ci serve lo troviamo naturalmente nel cibo: nella frutta, verdura, legumi, cereali, semi oleaginosi e via dicendo.

Andare ad assumere concentrati di vitamine antiossidanti – notoriamente la vitamina A, C ed E – non fa bene. Da una parte, infatti, sono meno efficaci, dall’altra, soprattutto in presenza di pazienti con patologie oncologiche, la vitamina antiossidante va ad agire sì sulle cellule sane, ma anche e soprattutto su quelle malate. Pertanto introdurre integratori in un paziente oncologico può dimostrarsi decisamente svantaggioso, perché si va a creare uno scudo protettivo per le cellule malate.

Se il nostro organismo ha bisogno di vitamina C, essa la si trova molto semplicemente nei cibi giusti, per cui da lì deve essere assunta. Se servono altre vitamine, invece, previ esami del sangue si possono assumere degli integratori, ma non nel caso della vitamina C.

Di essa molti vegetali ne sono ricchissimi. Tra essi ci sono:

  • il prezzemolo;
  • i broccoli;
  • le arance;
  • i limoni;
  • le mele;
  • i pomodori;
  • i frutti di bosco.

Basta cercare in natura e troveremo vitamina C in abbondanza!

L’unica accortezza riguarda la sua conservazione. La vitamina C risente molto di calore, temperatura e luce. Qualsiasi tipo di cottura che non contempli l’essicazione fa quindi perdere i suoi benefici. È il nostro stile di vita ad essere il grosso limite, perché nella maggior parte dei casi cuociamo tutto. Se la nostra dieta abbisogna dunque di vitamina C, provate a cambiare il vostro approccio alla cucina!

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