Coronavirus, uno studio rivela importanti dati sugli asintomatici

Coronavirus, uno studio rivela importanti dati sugli asintomatici

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Intervista al dottor Pasquale Mario Bacco

In questa intervista esclusiva Luca Marton, editore di Salute Plus, discute con il dottor Pasquale Mario Bacco dell’ormai famigerato Coronavirus. Coadiuvato da un’equipe di medici legali e ricercatori, il dottor Bacco ha effettuato una ricerca sul virus molto dettagliata su un campione numerico di 7038 persone. Essa ha portato ad una serie di conclusioni su base scientifica e sperimentale che aggiungono nuova e preziosa conoscenza alle tantissime informazioni oggi a disposizione su questa tematica in cui si cade anche molto spesso nella disinformazione.

Il medico e il suo team hanno condotto dei test sul COVID-19 che hanno portato a due risultati diversi ma entrambi molto importanti: il primo rappresentato dal fatto che già a marzo è stata ritrovata una concentrazione di positivi agli anticorpi estremamente alta (del 34% su scala nazionale e del 49% in alcune zone d’Italia come la Lombardia); il secondo invece è che gli anticorpi ritrovati sono “anziani”, rappresentano cioè una memoria immunitaria che indica un’infezione pregressa. I calcoli statistici sviluppati hanno fatto risalire questa “anzianità” a 4 mesi prima di marzo, perciò tra ottobre/novembre. La conclusione sarebbe quindi che il COVID-19 sarebbe nella Penisola già da quel periodo.

Questi risultati, però, secondo Bacco non sono riusciti a superare il muro dell’informazione mainstream perché in contrapposizione con le tesi dei molti scienziati televisivi che hanno monopolizzato il dibattito in quest mesi.

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