Il tiglio, facente parte della famiglia Tiliaceae, è una pianta ornamentale molto diffusa in Europa, facile da incontrare principalmente nei terreni collinari.
I fiori e le foglie sono le parti più utilizzate in fitoterapia: la ricca concentrazione di flavonoidi, tannini, oli essenziali e cumarine, infatti, sono utili nella cura di mal di testa, insonnia, tachicardia, ansia e stress. Per questo si usa anche nei fiori di Bach.
Tuttavia, del tiglio si utilizza anche l’alburno, cioè la seconda corteccia, dalle proprietà spasmolitiche e coleretiche. La corteccia di tiglio è impiegata per favorire i processi digestivi, ridurre il gonfiore addominale e trattare l’emicrania. Esternamente si usano preparazioni ottenute dai fiori e non dall’alburno o dalle foglie di tiglio.
Tiglio, la storia
Le popolazioni nordiche consideravano il tiglio una pianta sacra e la veneravano durante cerimonie e rituali quale simbolo di longevità. Il nome deriva dal greco ptilon (che vuol dire ‘ala’), ma di fatto molte credenze popolari lo collegano anche all’amore coniugale e all’universo femminile. Non a caso, il mito greco ne ha fatto una pianta sacra ad Afrodite.
Il miele di fiori di tiglio è da sempre utilizzato in cucina, così come la fragranza che se ne ricava viene utilizzata per addolcire e aromatizzare dolci e sciroppi.
I possibili utilizzi
In fitoterapia si utilizzano foglie e fiori per farne degli infusi, dei cataplasmi e delle applicazioni topiche. La corteccia, invece, assunta tramite clistere aiuta a curare la dissenteria.
Per la sua azione sedativa e calmante l‘infuso caldo è utile per trattare dolori di stomaco, crampi e infiammazioni, oltre che per il gonfiore da ritenzione idrica e per abbassare la febbre. Di contro, freddo è indicato per sciacquare la bocca, così da curare afte e infiammazioni.
Ma non è tutto: effettuare dei suffumigi con i fiori essiccati contribuisce ad alleviare i sintomi del raffreddore.
In cosmesi, infine, l’infuso è usato per la cura delle dermatiti e freddo è un valido impacco per gli occhi, perché allevia i bruciori e sgonfia le antiestetiche ‘borse’.