L’acido malico è una sostanza naturale associata perlopiù alle mele, ma che di fatto è presente anche in molte altre varietà di frutta e verdura e che viene prodotta dall’organismo quando i carboidrati vengono convertiti in energia.
La forma naturale viene chiamata acido L-malico, mentre quella sintetizzata in laboratorio è nota come acido D-malico.
Acido malico: le proprietà benefiche
L’acido malico viene comunemente utilizzato per trattare la fibromialgia e per aumentare le prestazioni muscolari del fisico. Inoltre, è fonte di energia per l’organismo e può alleviare anche la sindrome da stanchezza cronica (CFS).
Per potenziare gli effetti benefici spesso è associato anche la magnesio: questa particolare combinazione, infatti, aumenta notevolmente la tolleranza all’esercizio fisico.
Ma non è tutto: tale sostanza, infatti, è un vero toccasana per la salute orale perché migliora la secchezza delle fauci, agisce come astringente, sbianca i denti e riduce la presenza di batteri nocivi in bocca. Per questa ragione, quindi, è presente anche in alcuni dentifrici e collutori.
I molteplici utilizzi
Assunto in presenza di calcoli biliari in frantumi, l’acido malico agevola la loro fisiologica espulsione attraverso l’urina e consente un maggiore flusso biliare.
Inoltre, tende ad illuminare, levigare e idratare la pelle ed è un ingrediente particolarmente apprezzato per la formulazione di creme anti-invecchiamento. Entrando nel dettaglio, parliamo di una sostanza che bilancia naturalmente il pH del derma, aiutando a rimuovere un eventuale accumulo di cellule morte.
Infine, questo elemento è considerato un prezioso alleato per la salute dei capelli: aiuta a combattere la forfora, dona lucentezza, rimuove i depositi di sporco e ne previene la caduta.