Lo yuzu è un frutto proveniente dal Giappone che sta letteralmente spopolando anche nel nostro Paese, soprattutto tra gli chef stellati.
Di fatto è un superfood, ovvero un alimento così ricco di sostanze nutritive da rappresentare un vero e proprio toccasana per l’organismo, anche in piccole quantità.
Yuzu: che cos’è
Parliamo di un agrume coltivato prevalentemente nell’Asia orientale: è molto famoso in Giappone, dove viene impiegato in tantissime ricette.
Lo yuzu è un incrocio tra il mandarino selvatico cinese e il limone Papeda Ichang, varietà tipica della Cina. Le sue dimensioni variano da quelle di un grosso mandarino a quelle di un piccolo pompelmo, la sua buccia è ruvida, irregolare, gialla o verdastra (e per questo somiglia vagamente ad un lime).
Al suo interno presenta 10 cavità con grossi semi che ne occupano quasi prevalentemente lo spazio. È un frutto poco succoso, molto utilizzato nella preparazione di dolci, merendine e nell’aromatizzazione delle ricette salate.
I benefici di questo superfood
Lo yuzu apporta vitamina C, che aiuta a rafforzare le difese immunitarie e a prevenire i malanni di stagione. Inoltre, è un’ottima fonte di antiossidanti, tra cui i polifenoli: queste sostanze combattono i radicali liberi, proteggendo contestualmente anche la vista e la pelle.
Ma non è tutto: svolge un’importante azione antinfiammatoria ed è utile per ridurre il rischio di sviluppare numerose patologie. Inoltre, tra i sali minerali troviamo soprattutto calcio, ferro, fosforo, magnesio e potassio (e quest’ultimo è particolarmente importante per la salute cardiovascolare).
In questo frutto sono presenti anche le fibre, che migliorano la digestione e il transito intestinale, giovando in particolar modo alla flora batterica.
Infine, sono note anche le sue funzioni antimicrobiche: secondo alcuni studi, infatti, i suoi semi aiutano a contrastare naturalmente la Salmonella, l’Escherichia coli e lo Staphylococcus aureus e tutti batteri in grado di causare pericolose intossicazioni alimentari.
