Le origini del tè chai sono antichissime: risalgono, infatti, alla tradizione indiana e al sistema di guarigione naturale Hindu (Ayurveda), che da secoli utilizza spezie ed erbe per curare il corpo.
Tè chai: che cos’è
Questo tè speziato e aromatizzato è chiamato anche masala chai (o chaya). Chai, infatti, è la parola indiana che indica il tè, mentre masala letteralmente vuole dire “spezie”.
Parliamo di una particolare varietà di tè che ha funzione digestiva: ricca di spezie, è un valido toccasana per la salute cardiovascolare. Inoltre, questa bevanda ayurvedica aiuta ad alleviare i dolori e i crampi mestruali, rafforzando al tempo stesso anche il sistema immunitario.
Ma non è tutto: il tè chai, infatti, contrasta naturalmente il raffreddore e l’influenza perché contiene un mix di zenzero, cannella, ginger, cardamomo, chiodi di garofano e pepe.
Proprietà benefiche
Le proprietà benefiche sono davvero tantissime: la presenza di cannella contribuisce ad equilibrare la pressione sanguigna e a controllare e regolare il livello insulinico. Il ginger, invece, contrasta le problematiche a carico dello stomaco e del cuore.
Il cardamomo è un antinfiammatorio naturale, mentre i chiodi di garofano hanno proprietà antisettiche e aiutano a prevenire le malattie infettive causate da funghi e batteri. Il pepe, infine, ha proprietà antiossidanti.
Come si prepara
Il tè chai è una bevanda che può essere consumata assoluta o accompagnata dal latte, così da smorzarne in parte il sapore leggermente aspro.
Il masala chai deve essere lasciato in infusione per qualche minuto a fuoco lento o spento. Entrando nel dettaglio, si prepara con una base di tè nero, un insieme di spezie e una leggera aggiunta di dolcificante (zucchero o miele a seconda dei gusti personali).
Infine, è bene tenere presente che questo tè può anche essere stemperato col latte vaccino, di soia o di riso e- una volta preparato- può essere consumato sia caldo che freddo.