Scrub ed esfoliazione: verità e falsi miti

Scrub ed esfoliazione: verità e falsi miti

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Scrub ed esfoliazione sono preziosi alleati per la bellezza: eliminare le cellule morte, infatti, riduce l’opacità dal viso e rimuove le impurità. La fine dell’estate e l’arrivo dell’autunno, dunque, sono momenti ideali per dedicarsi a rituali esfolianti per far splendere la pelle di viso e del corpo.

Dopo i mesi più caldi, infatti, la cute – organo complesso che ricopre l’intera superficie corporea – necessita di rinnovamento profondo. Scopriamo, dunque, alcuni falsi miti da sfatare per levigare e rinnovare la pelle.

Scrub e gommage: le differenze

La cute da normale a mista può essere esfoliata anche due volte a settimana utilizzando un esfoliante delicato di tipo meccanico, ossia uno scrub. Si tratta di prodotti dalla tetxure in crema o gel arricchiti da microgranuli naturali.

Tuttavia, questo metodo è da evitare in presenza di pelle infiammata o con lesioni. Entrando nel dettaglio, lo scrub va massaggiato su pelle umida o bagnata, con movimenti leggermente più profondi sul corpo (specie sulle aree caratterizzate da pelle dura e spessa, come gomiti o piedi).

Anche il gommage fornisce un’azione meccanica di esfoliazione, ma è molto più delicato, meno abrasivo ed è indicato anche per pelli sensibili e/o sottili”. Il tipo di granuli ha un diametro decisamente più ridotto rispetto al scrub, la texture è morbida e soft, con una consistenza gel-crema.

Esfoliazione con peeling chimico

Anche il peeling rimuove le cellule morte, rigenerando la pelle e donandole una grana liscia e levigata. Tuttavia, questo trattamento agisce attraverso attivi chimici che sono in grado di rimuovere le cellule morte, agevolando il turnover cellulare e favorendo la produzione di nuovo collagene.

Tra i più efficaci (spesso combinati tra loro), troviamo l’acido glicolico, l’acido salicilico e l’acido mandelico. Rispetto al gommage e allo scrub, il peeling agisce in maniera più profonda: per questo motivo, dunque, è bene chiedere un parere professionale preventivo e mantenere sempre una pausa di 10-15 giorni tra un trattamento e l’altro.

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