Le orecchie tappate sono un problema tanto fastidioso quanto diffuso: basta un raffreddore, un tappo di cerume, una passeggiata in alta montagna o un tuffo in piscina, infatti, per provocare il tappo.
Talvolta, però, può anche essere la spia di patologie più importanti che richiedono l’intervento del medico: nella maggior parte dei casi, tuttavia, si tratta di un disturbo passeggero che si risolve in breve.
Orecchie tappate: le possibili cause
Chi ne è affetto avverte una brutta sensazione di realtà ovattata che può interessare un solo orecchio oppure entrambi: oltre a provocare un momentaneo calo dell’udito, dà anche uno spiacevole senso di instabilità. Inoltre, nei casi più seri, si presenta anche in associazione a uno stato doloroso.
Le cause possono essere molteplici e di varia natura:
• Raffreddore: durante gli stati influenzali e in caso di infezioni delle vie aeree, la produzione di muco può causare l’orecchio tappato;
• Catarro: se invade la cosiddetta “maschera” costituita da naso, gola e orecchie si possono creare fastidiosi tappi;
• Cerume: se si accumula o indurisce può ostruire la porzione esterna dell’orecchio andando a premere proprio sopra il timpano;
• Sbalzi di pressione: l’orecchio tappato è una condizione molto frequente in presenza di cambi di pressione e altitudini diverse dall’abitudinario. I casi più frequenti accadono infatti in aereo, ad alta quota in montagna e durante un’immersione subacquea;
• Brufoli: un doloroso e fastidioso brufolo all’interno del condotto uditivo può creare un tappo;
• Presenza di patologie sottostanti come, ad esempio, otite, dermatite seborroica, sindrome di Meniere o tumore faringeo. In tutti questi casi, è fondamentale consultare uno specialista.
I rimedi naturali
Se l’orecchio si è tappato a causa di un problema pressorio può essere utile deglutire, sbadigliare o masticare un chewingum per favorire la salivazione e, di conseguenza, la deglutizione stessa.
Une menzione speciale spetta anche ai lavaggi nasali, particolarmente validi in caso di muco fermo. Per effettuarli è sufficiente utilizzare una siringa priva di ago con la quale introdurre nel naso una soluzione salina tiepida. Si tratta di un vero e proprio drenaggio che va a pulire i seni paranasali e le narici.
Via libera anche alle irrigazioni nelle orecchie e agli impacchi caldi, che sono un vero toccasana anche per i seni paranasali in caso di muco e catarro fermi.
Ma non è tutto: anche i suffumigi e le inalazioni con vapori balsamici sono altrettanto benefici. Per un risultato ottimale possono essere sufficienti anche poche gocce di olio essenziale di eucalipto, cajeput, olio dell’albero del tè o di menta piperita.