Mudra: cosa sono e come praticarli

Mudra: cosa sono e come praticarli

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I mudra sono gesti simbolici delle mani che aiutano ad incanalare l’energia verso una determinata parte del corpo.

Essi, infatti, sono connessi con l’energia dell’universo e, praticati correttamente e con costanza, apportano una molteplicità di benefici a corpo e mente.

Mudra: cosa sono e a cosa servono

Il termine mudra deriva dal sanscrito e letteralmente significa “sigillo”, “gesto”. Entrando nel dettaglio, dunque, i mudra sono determinate posizioni delle mani che vengono praticate con le dita per agevolare il flusso di energia e favorire la pratica meditativa.

Questi gesti, dunque, risvegliano una molteplicità di aspetti spirituali della persona: ogni specifica posizione, infatti, permette di accrescere e rafforzare alcune caratteristiche specifiche individuali come forza, calma, pazienza e perseveranza.

La posizione delle dita

Ogni dito rappresenta un punto specifico di connessione con un elemento e con l’energia ad esso collegata.

Nello specifico:

  • Pollice: sole, energia.
  • Indice: aria, energia in movimento.
  • Medio: spazio, apertura.
  • Anulare: terra, solidità.
  • Mignolo: acqua, mobilità.

I mudra, dunque, agevolano il collegamento diretto tra fisico e mente e permettono di incanalare e di non disperdere l’energia emanata dai chakra (ovvero i centri energetici disposti lungo la colonna vertebrale).

I principali sono: Anjali Mudra, Dhyani Mudra, Pran Mudra, Surya Ravi Mudra, Shuni Mudra, Gyan Mudra e Buddhi Mudra.

Parliamo di movimenti che devono essere eseguiti con calma, prestando massima attenzione alla gestualità. Per essere praticati correttamente, infatti, si deve dedicare del tempo alla meditazione, stando seduti comodi, privi di distrazione e con la colonna vertebrale ben eretta.

 

 

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