La lavanda (il cui nome scientifico è Lavandula angustifolia) è una pianta erbacea, perenne e sempreverde che appartiene alla famiglia delle Lamiaceae.
Originaria della macchia mediterranea, cresce rigogliosa in terreni asciutti calcarei ed alcalini ed è ricca di proprietà benefiche per l’organismo.
Lavanda: le proprietà benefiche e le varietà
La lavanda è una fonte preziosa di oli essenziali, tannini, acido ursolico, flavonoidi e sostanze amare. Parliamo di una pianta rinomata per la sua azione sedativa e calmante, nonché vero toccasana se si soffre di ansia, malattie da raffreddamento, mal di testa, raffreddore, stress o insonnia.
Ma non è tutto: ha anche proprietà carminative e antispasmodiche e per questo aiuta a calmare gli spasmi addominali, i dolori e le contratture muscolari.
In natura esistono circa trenta varietà di lavanda spontanea, per la maggior parte molto simili tra loro. Soffermandosi sulle più note, possiamo menzionare la Lavanda Officinalis, la Lavandula stoechas e la Lavandula dentata.
Usi e controindicazioni
Gli utilizzi di questa pianta sono davvero tantissimi: la lavanda, infatti, contribuisce a calmare mal di testa e nevralgie ed è indicata per lenire ferite e piaghe. Inoltre, allevia il prurito, riduce le irritazioni del cavo orale e può essere utilizzata anche in presenza di punture di insetto o come profumatore ambientale.
E non è tutto: concilia il sonno, facilita la digestione e contrasta naturalmente i dolori intestinali, muscolari e articolari. Mentre l’olio essenziale è utile in caso di raffreddore, tosse e catarro.
Le sue controindicazioni sono minime, tuttavia non si deve abusare dell’olio essenziale perché un suo sovradosaggio può risultare tossico. 12Tenendo presente, infine, che in alcuni casi la lavanda può causare anche dermatite allergica o eventuali reazioni allergiche.
