Giuggiole: i benefici per l’organismo

Giuggiole: i benefici per l’organismo

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Le giuggiole (note anche come bacche di jujube o datteri cinesi) sono un frutto molto dolce e versatile. Consumate principalmente nel mondo asiatico, si pensa che siano giunte in Italia grazie ai commercianti veneti e ai loro rapporti con l’Oriente.

Le giuggiole sono i frutti del giuggiolo, un albero alto circa 8 metri che presenta delle caratteristiche foglie arrotondate di un intenso colore verde brillante. Parliamo di un arbusto (il cui nome scientifico è Ziziphus Jujuba) che appartiene alla famiglia delle Ramnacee e che è originario dell’Africa settentrionale.

Giuggiole: le caratteristiche

I datteri cinesi acerbi sono di colore verde, mentre quando maturano hanno una buccia che tende a raggrinzirsi, una polpa molto dolce e sono di colore rosso scuro.

Parliamo di un alimento abbastanza calorico: 100 grammi di giuggiole, infatti, apportano circa 79 kcal.

Le proprietà benefiche

Utilizzate fin dall’antichità nella medicina orientale, le giuggiole hanno proprietà lassative, antiossidanti e sono un vero toccasana per l’organismo. Inoltre, sono ricche di minerali, calcio, ferro, magnesio, potassio e zinco.

E non è tutto: contengono vitamine del gruppo A, B,C,E che aiutano a rinforzare il sistema immunitario. Contrastano naturalmente i radicali liberi, l’invecchiamento cutaneo e il colesterolo, avendo anche un leggero effetto diuretico.

La stagione delle giuggiole

La fioritura del giuggiolo avviene in primavera, mentre i frutti maturano completamente solo verso la fine dell’estate, perlopiù nel mese di settembre.

In autunno, infine, avviene la raccolta di queste bacche di jujube che possono essere consumate anche avvizzite o appassite.

Cos’è il brodo di giuggiole

Ad Arquà Petrarca, un caratteristico borgo dei colli Euganei, si produce un raffinato liquore noto come brodo di giuggiole.

Questa bevanda, dal sapore molto dolce e gustoso, si ottiene dall’infusione delle giuggiole e si preparata utilizzando le bacche appassite. Il Brodo di Arquà ha un colorito vivace, mentre la consistenza è densa.

Da cosa derivano i vari modi di dire

“Andare in brodo di giuggiole” è un’espressione che nel linguaggio comune indica una gioia travolgente. Una possibile (e verosimile) interpretazione è data dal fatto che questi frutti in passato venivano utilizzati per preparare liquori e decotti ad elevato contenuto alcolico.

Altre fonti, invece, fanno riferimento all’uso culinario delle bacche di jujube. Esse, infatti, fin dall’antichità venivano utilizzate al posto delle “succiole” (ovvero delle castagne lessate) per preparare confetture e bevande particolarmente prelibate e gustose.

 

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