Ginseng Siberiano: perché fa bene

Ginseng Siberiano: perché fa bene

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L’eleuterococco (Eleutherococcus senticosus) è una pianta originaria della Cina, della Mongolia e della Siberia popolarmente conosciuta come Ginseng siberiano.

Al pari del Ginseng, infatti, è utilizzato principalmente per le sue proprietà adattogene.

Ginseng siberiano: le proprietà

L’eleuterococco migliora le prestazioni sportive, sia a livello di resistenza allo sforzo che di potenza. Tali effetti probabilmente sono legati all’aumento della forza contrattile del cuore e del consumo di ossigeno da parte dei muscoli.

Un’altra azione importante è quella legata al sistema immunitario: l’Eleutherococcus senticosus, infatti, ne migliora l’attività in modo aspecifico attraverso la stimolazione dei processi di fagocitosi da parte dei globuli bianchi.

Senza dimenticare che la somministrazione di preparazioni ottenute dalla radice di eleuterococco è particolarmente indicata in caso di affaticamento fisico e mentale, stress ed esaurimento.

I benefici

Entrando nel dettaglio, la radice viene utilizzata in fitoterapia e in erboristeria per le sue notevoli proprietà toniche e adattogene, in grado di migliorare la resistenza dell’organismo agli attacchi esterni e “adattarlo” ai cambiamenti climatici e stagionali.

L’utilizzo è indicato negli stati di stress e sovraffaticamento, nella astenia, nelle convalescenze, nell’esaurimento psico-fisico, nella stanchezza, nella ipotensione, e quando è richiesta una maggiore capacità di rendimento nella attività sportiva o di concentrazione e di attenzione nello studio e durante la preparazione di esami.
Tuttavia, il Ginseng siberiano è controindicato in caso di ipertensione, infezioni acute e nei bambini sotto i dodici anni.

Inoltre, per l’assunzione in gravidanza e durante l’allattamento è sempre opportuno sentire il parere del medico. Senza sottovalutare il fatto che i preparati a base di eleuterococco possono interagire con alcuni farmaci: per questo motivo, dunque, è bene informare lo specialista, il farmacista o l’erborista in caso di terapie farmacologiche in corso.

La radice è ricca di polisaccaridi che le conferiscono proprietà immunomodulante, data da un numero dei linfociti T e dei globuli bianchi. Il suo utilizzo, infine, è indicato nella prevenzione delle malattie infettive e nelle forme influenzali, perché contrasta l’insorgenza delle malattie e aumenta la resistenza al freddo.

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