L’aumento del livello del colesterolo in menopausa è un fenomeno particolarmente frequente, così come le vampate di calore e gli scompensi ormonali.
Tuttavia, questo improvviso incremento del colesterolo LDL (cattivo) può comportare un maggior rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.
Colesterolo in menopausa: i campanelli d’allarme
Gli estrogeni sono degli ormoni che contribuiscono a mantenere un buon rapporto tra il livello di colesterolo HDL (buono) e LDL. Tuttavia, con l’arrivo della menopausa e l’invecchiamento, la loro produzione cala bruscamente e il colesterolo cattivo tende a depositarsi nei vasi sanguigni, causando la formazione di placche arteriosclerotiche e diversi problemi a tutto l’apparato cardiocircolatorio.
L’ipercolesterolemia, però, può essere tenuta sotto controllo assumendo alcuni farmaci e-in alcuni casi- anche optando per determinati rimedi naturali e una buona dieta.
I rimedi naturali e alimentazione
Via libera a semi di soia e trifoglio rosso che aiutano a ridurre notevolmente il colesterolo cattivo, stimolando la produzione di quello buono. Senza dimenticare che anche l’avena contribuisce a proteggere l’organismo dalle patologie legate al sistema cardiaco.
Un prezioso alleato naturale è anche l’aglio: questo alimento, infatti, contiene allicina, una sostanza a rilascio lento che contribuisce ad abbassare il colesterolo cattivo e la pressione alta. Ben venga anche l’estratto di tè verde e quello di riso rosso fermentano che hanno innumerevoli proprietà benefiche e sono ottimi antiage.
Per quel che concerne gli alimenti da portare in tavola sono da preferire cereali integrali, legumi, pesci ricchi di Omega-3, carne bianca, frutta, verdura e oli vegetali. Di contro, vanno evitati gli insaccati, le interiora, i latticini non scremati, i cibi confezionati, grassi, fritti ed elaborati e le bevande zuccherate.
