I frutti di bosco sono ricchi di polifenoli e antocianine: per questo motivo, dunque, svolgono un’azione protettiva e preventiva nei confronti dell’invecchiamento cutaneo.
Ma non è tutto: numerosi studi scientifici hanno appurato che questi frutti sono indicati anche per prevenire il Parkinson, laddove i mirtilli in particolar modo sono preziosi alleati delle ossa e si rivelano importanti anche per salvaguardare le funzioni cognitive e la salute cardiovascolare.
Frutti di bosco: i benefici
Questi alimenti in generale svolgono un’importante attività antiossidante, proteggono dai radicali liberi, contribuiscono a ridurre l’infiammazione e aiutano a migliorare l’elasticità dei vasi sanguigni.
Inoltre, riducono spontaneamente i danni legati alla glicemia alta e alla presenza di colesterolo “cattivo”. Fanno bene al cuore, agevolano il dimagrimento, prevengono le infezioni, regolarizzano la pressione sanguigna, riducono il rischio di Alzheimer, potenziano la memoria e sono una preziosa fonte di acido folico.
Gli studi scientifici
Non a caso, nel corso degli anni si sono susseguiti diversi studi scientifici a riguardo. Secondo l’American Chemical Society, ad esempio, i frutti di bosco contengono polifenoli che sarebbero in grado di prevenire l’Alzheimer aiutando a disgregare l’accumulo di tossine dannose nel nostro organismo.
Tuttavia, in tema di alimentazione, anche il ribes nero ha delle proprietà salutari da non sottovalutare: assunto con regolarità, infatti, ha effetti benefici sull’apparato digerente ed è in grado di intervenire anche sulla struttura chimica dei composti in questione.
Infine, una menzione speciale spetta anche agli antiossidanti (in particolar modo agli antociani) dei quali tali alimenti sono particolarmente ricchi. Sempre secondo i ricercatori dell’American Chemical Society, infatti, gli anziani che consumano abitualmente e con regolarità i frutti di bosco riescono a rimandare considerevolmente il sopraggiungere del declino cognitivo.
