Il caco mela (noto anche cacomela, melacaco, caco vaniglia o kako mela) è un frutto che unisce le caratteristiche dal caco alla consistenza della mela. La sua polpa, infatti, è succosa e croccante, è privo di semi ed è commestibile già al momento della raccolta.
Originario dell’oriente, questo frutto venne introdotto in Europa nei primi anni del Novecento e si diffuse rapidamente anche nel nostro Paese (attualmente la varietà più presente in Italia è quella kaki). Inoltre, il caco mela è particolarmente apprezzato in Giappone, tanto che secondo una leggenda locale è considerandolo l’unico albero sopravvissuto all’esplosione atomica di Nagasaki.
Le caratteristiche del caco mela
Questo frutto può essere consumato fresco, ma anche disidratato. Parliamo di un alimento che di fatto è un vero toccasana per l’organismo: le sue proprietà benefiche, infatti, sono davvero molteplici.
Il caco mela è composto da acqua (80%) e zuccheri semplici (16%), mentre è particolarmente povero di proteine (0,6 %) e lipidi (0,3 %). Inoltre, apporta fibre (2,5%) e vitamine (principalmente vitamine A e C).
Ma non è tutto: il caco vaniglia, infatti, contiene anche sali minerali. In particolar modo potassio (circa 161-170 mg%), fosforo (20 mg%), magnesio, calcio, sodio e- in quantità inferiori- selenio e manganese.
Le calorie di questo frutto
Parliamo di un alimento molto energetico e zuccherino, soprattutto in fase di elevata maturazione. Il caco mela, infatti, non può essere ritenuto un alimento ipocalorico: 100 grammi di esso forniscono all’incirca 65-70 kcal (equivalenti a circa 272 kJ).
Alla luce di tutto questo, quindi, se si è in sovrappeso o se si soffre di obesità, diabete mellito di tipo due, ipertrigliceridemia o iperglicemia è bene limitarne il consumo quotidiano. Consapevoli che, nelle giuste dosi, è comunque possibile portarlo in tavola con una certa regolarità.