L’acerola è una pianta ricca di vitamina C e di sostanze antiossidanti, che la rendono un rimedio naturale particolarmente utile per stimolare le difese immunitarie. Inoltre, rafforza la flora batterica intestinale e protegge i capillari.
Tuttavia, non vanno dimenticate anche le possibili controindicazioni: gli effetti collaterali più frequenti, infatti, consistono nella formazione di ossalati e nell’acidità gastrica.
Acerola: le proprietà
Questa pianta è ricca di vitamina C, provitamina A, vitamine del gruppo B, tannini e bioflavonoidi. Inoltre, apporta anche sali minerali, come ferro, calcio e magnesio.
Tutti questi elementi agiscono da stimolatori del sistema immunitario, favoriscono l’attività di fagocitosi svolta dai globuli bianchi ed incrementano la funzione antiossidante, che viene espletata combattendo i radicali liberi.
Ma non è tutto: l’acerola, infatti, contrasta l’anemia, stimola la flora batterica intestinale, promuove l’assorbimento del ferro e protegge i capillari. Si usa, quindi, per contrastare naturalmente il sanguinamento gengivale e per combattere diarrea, raffreddore, influenza, rinite e infezioni delle vie respiratorie.
Infine, è molto utile quando l’organismo manifesta situazioni di stanchezza, debolezza e di carenze vitaminiche.
Le controindicazioni
Tuttavia, gli estratti della pianta possono presentare anche delle controindicazioni. L’assunzione, ad esempio, dovrebbe essere evitata se si soffre di calcolosi renale: la vitamina C, infatti, presa in dosi eccessive, può provocare la formazione di ossalati e- conseguentemente- di calcoli.
Un ulteriore effetto collaterale è dato dall’acidità gastrica. Infine, si dovrebbe essere prudenti anche in caso di interazioni con preparati di erboristeria a base di rosmarino, corbezzolo e uva ursina usati per disinfettare le vie urinarie.