La Dimensione Maschile e la psicosomatica ad essa legata

La Dimensione Maschile e la psicosomatica ad essa legata

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Abbiamo approfondito negli scorsi numeri di Salute Plus l’Universo femminile e la psicosomatica ad esso legata. Oggi ci piacerebbe affrontare con la Dottoressa Seccafien quella che è la Dimensione Maschile.

Benvenuta Dottoressa, come intende trattare l’argomento di questo articolo?

In questo articolo, che completa il precedente, vorrei fare una panoramica che parta dall’etimologia del termine, passando al significato simbolico racchiuso in questo mondo e concludendo con la psicosomatica dei disturbi sessuali maschili.

Da dove vogliamo partire?

Senza dubbio dall’aspetto etimologico:

La parola Uomo deriva dalla radice sanscrita hu- (da cui anche humus = terra). Uomo significa quindi “creatura generata dalla terra”, “terrestre”.

L’etimologia del termine Maschio invece è da ricondursi alla radice sanscrita ma- o man- = pensare.

 

 

L’ARCHETIPO MASCHILE

Il principio Maschile racchiude in sé significati di direzione, crescita evolutiva, coscienza razionale. Ha in sé anche un principio distruttivo, aggressivo. L’aggressività è necessaria per la dominanza verso l’opposto passivo ricevente femminile. Questo principio ha bisogno di accostarsi al femminile per dare una forma al caos che genera.

Il maschile precede il femminile come il conscio precede l’inconscio.

Il tema maschile è il tema dell’eroe, del salvatore, del cacciatore.

La Fallocrazia è proprio quell’atteggiamento psicologico e culturale che attribuisce all’uomo la superiorità e, alla donna, un ruolo subordinato. Il tipo di società ispirato a questo atteggiamento è il Patriarcato.

L’uomo nella sua parte in luce si riconosce come un’energia forte ed assertiva, tesa all’affermazione di sé, del suo potere in sé stesso: si riconosce nella grandezza, nella potenza, nella durata, nella quantità. Ecco che diventa importante sia a livello sessuale avere ottime prestazioni che, a livello sociale, avere una macchina grande, tanti soldi, una buona posizione sociale.

Questa dimensione è legata ai simboli del Sole e del Cielo, al Dio dell’antico testamento, al numero Uno, alla parte destra del corpo e alla modalità logica ed analitica.

L’uomo, nella sua parte in ombra, viene associato all‘assassino, al dittatore, al diavolo.

Il fallo, cioè il pene in erezione, si colloca nel fisico dell’uomo in posizione centrale ed è la rappresentazione nell’essenza dell’archetipo maschile. Come sappiamo è da sempre venerato come simbolo di fertilità, abbondanza e unione. Proprio in esso si concentra il potere della vita.

 

Ci parli ora della Psicosomatica.

Abbiamo già detto che la psicosomatica è quella parte della medicina e della psicologia che è volta a ricercare la connessione tra un disturbo del corpo (soma) e la sua possibile origine psicologica. E’ necessario quindi osservare il corpo nei suoi simboli archetipici e nelle sue funzioni.

 

LA SIMBOLOGIA DELL’ANATOMIA

L’apparato riproduttivo maschile è formato principalmente dalla prostata, dal pene e dai testicoli.

 

Prostata

E’ la ghiandola dell’uomo che ha il compito di secernere il liquido seminale, cioè il liquido in cui gli spermatozoi si immettono dopo che lasciano i testicoli. A livello simbolico questa ghiandola rappresenta la potenza maschile. Spesso quindi, è proprio quando l’uomo inizia a pensare di non essere più potente come prima, cioè dai 50 anni in poi, che iniziano a presentarsi i primi disturbi prostatici. Di norma, ad essi si associano anche i disturbi nella minzione (la prostata infatti avvolge l’uretra). La vescica urinaria è quell’organo che negli animali serve a delimitare il loro territorio sia per la caccia del cibo, sia per la caccia delle femmine, ed è per questo che, essendo il nostro corpo un “ex animale”, vale anche qui lo stesso significato. Quindi, se nell’uomo compare un senso di impotenza a livello sessuale, a livello lavorativo o a livello progettuale è molto facile che, simultaneamente, la prostata inizi a farsi sentire:

– Dolore alla prostata. Il dolore manifesta la paura di non riuscire a soddisfare la propria compagna

– Prostatite. Si tratta di un’infiammazione, attraverso questo sintomo viene spesso espressa la frustrazione e la rabbia di fronte alle proprie capacità

– Presenza di calcoli. Spesso sono da riferirsi ad un accumulo di desideri sessuali frustrati o di desideri verso dei progetti da attuare.

 

Pene

E’ detto così se non è in erezione, altrimenti viene chiamato fallo.

Il pene è identificato con il principio maschile che è la forza, la potenza, la direzione, la virilità.

  • Difficoltà di erezione. L’impotenza è associata alla presenza di rancori verso la partner.

C’è qualche pensiero inconscio che non mi permette di entrare dentro di lei, come se non volessi condividere una parte di me con la mia compagna.

  • Tagli o arrossamenti al glande. Il glande corrisponde alla punta del pene. Questa è la parte più sensibile di quest’organo e i disturbi legati a quest’area sono quelli associati al piacere e, quando compaiono, sono da collegarsi ad una perdita di gioia in qualche cosa che si sta facendo o nel rapporto con la partner, forse per un periodo difficile che la coppia sta vivendo.
  • Eiaculazione precoce. L’EP è quando un uomo non riesce a governare l’eiaculazione. Quasi mai è associata al piacere dell’orgasmo. Questa può avvenire prima della penetrazione o subito dopo l’ingresso del pene in vagina. Si può inserire fra i disturbi d’ansia da prestazione o può comparire anche nel caso di una sovreccitazione sessuale. Di base è associabile ad un’insicurezza relativa alla partner sessuale.
  • Eiaculazione ritardata o assente. Per ER si intende quando non si raggiunge l’eiaculazione in tempi brevi o quando lo si desidera, nonostante una stimolazione corretta dei genitali. Questa problematica è associata all’incapacità dell’uomo di abbandonarsi alla donna per eccessive preoccupazioni o per eccesso di difesa da quest’ultima.

 

Testicoli

I testicoli hanno 2 funzioni: sono il centro di produzione degli spermatozoi e del testosterone che è un ormone maschile. Rappresentano, come le ovaie per la donna, il centro della creatività e dei progetti dell’uomo.

I disturbi in questa parte del corpo riguardano spesso il rifiuto della propria mascolinità o una profonda tristezza verso la paternità di figli o per progetti non riusciti.

  • Dolore ai testicoli: è spesso associato al fatto di non sentirsi accettati o amati in quanto maschi.
  • Crampi ai testicoli: i crampi sono spesso legati alla paura. In questo caso a quella di non poter esprimere i propri progetti oppure al fatto di sentirsi dominati da una donna o dal senso di colpa nel vivere la sessualità o, altresì, dalla paura di non riuscire a soddisfare la propria partner come si vorrebbe.

 

Vi lascio con una curiosità: cosa sta a significare il pene nei sogni?

Nella totalità dei casi esso identifica la potenza virile, la possibilità di essere attivi in positivo sulle situazioni e quella di generare.

E’ importante perciò capire come sia il pene visto nel sogno. Se è:

  • Risulta essere un potente incoraggiamento all’azione.
  • Molto grande. Può essere visto come compensazione dei timori che si stanno avendo o anche come una grossa spinta all’agire.
  • Molto piccolo. Può avere la spiegazione di sentirsi molto limitati nelle iniziative e nella vita oppure può riflettere ansie rispetto alle sue prestazioni erotiche.

Flaccido. Può nascondere sia una profonda tristezza, che la paura di non essere abbastanza potenti o abbastanza maschi  a livello sociale o sessuale.

 

 

Dottoressa Laura Seccafien psicologa e sessuologaDott.ssa Laura Seccafien
Psicologa e Sessuologa
In specializzazione presso la scuola di Psicoterapia ad indirizzo Psicosomatico (RIZA)
Operatrice delle tecniche di Medicina Universale metodo del Dr N. Butto
Operatrice di Training Autogeno
Consulente sui disturbi del sonno dei bambini

Tel: 3409032806

Email: laura.seccafien@ordinepsicologiveneto.it

Pagina Facebook: D.ssa Laura Seccafien Psicologia Sessuologa

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