Olio extravergine di oliva: alleato contro il diabete

Olio extravergine di oliva: alleato contro il diabete

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L’olio extravergine di oliva può essere un prezioso alleato contro il diabete.

Che vi fosse una stretta relazione fra alimentazione e diabete tipo 2 era noto da tempo, ma che tale legame potesse essere legato anche ad un consumo regolare e più o meno abbondante di grassi, è un fatto più recente.

Olio extravergine e dieta mediterranea

Sembra ormai accertato che la predisposizione a contrarre il diabete di tipo 2 sia più alta in chi assume maggiori quantitativi di grassi animali. Di contro, chi si orienta verso la dieta mediterranea sembra aver meno probabilità di sviluppare tale patologia, così come malattie cardiovascolari o aterosclerosi.

Non a caso, dunque, l’olio di oliva extra vergine viene vivamente consigliato dalla moderna dietologia, considerato un condimento d’eccellenza di tale regime alimentare mediterraneo.

Lo studio italiano

In occasione del convegno International Conference on Health Benefits of Mediterranean Style diet che si è svolto a Roma nei mesi scorsi è stato presentato uno studio coordinato da Roberta Masella dell’Istituto Superiore della Sanità e dei ricercatori dell’Università Federico II di Napoli.

Dalla ricerca è emerso come il consumo dei cosiddetti acidi grassi monoinsaturi o MUFA (presenti in generose quantità nell’olio extra vergine d’oliva) sia particolarmente importante per proteggere l’organismo. Essi, infatti, hanno la caratteristica di ridurre in maniera sensibile i processi ossidativi che avvengono a livello delle lipoproteine LDL, particolari molecole con hanno il compito di trasportare il colesterolo e che sono maggiormente presenti dopo aver mangiato.

Novità anche sui latticini

Una menzione speciale spetta anche ai latticini. Secondo uno studio condotto dai ricercatori del Massachussetts Gneral Hospital di Boston, infatti, chi consuma regolarmente latticini freschi riduce il rischio di contrarre il diabete tipo II del 77%.

La ricerca ha avuto una durata di 12 anni ed è stata svolta su un campione di 1243 persone, sia uomini che donne. E ha evidenziato ulteriori dati interessanti: incrementando gradualmente l’assunzione quotidiana di latticini, infatti, si riduce esponenzialmente la possibilità di contrarre la malattia.

 

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