Alimentazione naturale: un’alleata unica contro il cancro

Alimentazione naturale: un’alleata unica contro il cancro

Michela De Petris, medico chirurgo, è specializzata in scienze dell’Alimentazione e si occupa del tema a 360 gradi, ma è particolarmente esperta in alimentazione vegetariana, vegana, crudista e macrobiotica. Si occupa inoltre della terapia nutrizionale del paziente oncologico, utile sia in fase di prevenzione che di terapia.

Basi scientifiche

“La dieta è la variabile più potente nell’influenzare, nel bene e nel male, lo stato di salute” (Food, nutrition, physical activity and the prevention of cancer: a global prospective”, World Cancer Resource Fund, 2007).

Numerosi studi epidemiologici confermano lo stretto legame fra stile alimentare e rischio di sviluppare un tumore. Ben il 35% delle patologie neoplastiche, infatti, è attribuibile ad abitudini alimentari scorrette, una percentuale altissima, contando che l’alimentazione è un fattore che dipende solo da noi.

Il 30-40% dei tumori può essere evitato con una dieta più sana. Le raccomandazioni nutrizionali per la prevenzione del cancro suggeriscono un’alimentazione ricca in verdura, frutta, cereali integrali e legumi, ma povera in carni rosse, insaccati ed alcool. È noto, infatti, che stili dietetici a rischio peggiorano la prognosi di malattie già conclamate.

Peso corporeo, attività fisica e cancro sono tre variabili strettamente connesse. Il sovrappesoaumenta il rischio di cancro del colon, della mammella (soprattutto dopo la menopausa), dell’endometrio, del rene e degli adenocarcinomi dell’esofago. L’attività fisica riduce invece il rischio di cancro del colon, della mammella, dell’endometrio e della prostata.

Lo stile di vita alimentare sembra coinvolto nell’insorgenza del 50% di tutte le neoplasie femminili e nel 30% di quelle maschili. Una dieta ricca di grassi animali predispone allo sviluppo di tumori al seno, al pancreas e alla prostata. I tumori all’ovaio e alla prostata sono invece correlati al consumo di latte e formaggio. Quindi attenzione va fatta, soprattutto per i vegetariani, a non buttarsi sul consumo eccessivo di latte, formaggio e uova.

Quali cibi contro quali tumori?

Molto può fare l’alimentazione per prevenire l’insorgenza di tumori. Ma anche per favorirli. Vediamo quindi quali alimenti vanno tenuti alla larga e quali invece privilegiati nella nostra dieta quotidiana:

  • Frutta e verdura, grazie al loro contenuto in vitamine ed antiossidanti (flavonoidi, polifenoli, isotiocianati), riducono il rischio di tumori al polmone, alla lingua, alle alte vie respiratorie, all’esofago ed allo stomaco;
  • le fibre, presenti in frutta, verdura, legumi, cereali, noci e semi, per le loro proprietà sulla mucosa colica, svolgono un’attività protettiva nei confronti del tumore al colon;
  • i legumi, usati regolarmente, proteggono dal tumore dello stomaco e della prostata;
  • gli acidi grassi omega 3 contenuti in semi, noci e alghe sono precursori di prostaglandine antiproliferative ed antinfiammatorie e favoriscono i processi di morte programmata delle cellule mutate;
  • l’uso abituale di carni ed insaccati si è chiaramente dimostrato associato allo sviluppo di tumori del colon, del pancreas, della prostata e del seno;
  • una dieta ricca in carni cotte ad alte temperature, alla griglia, alla brace o fritte aumenta il rischio di tumori dello stomaco e dell’intestino;
  • l’alcool, soprattutto se abbinato al fumo, aumenta il rischio di cancro alle alte vie respiratorie e digestive.

Il ruolo dei radicali liberi

Il fumo di sigaretta, le radiazioni ionizzanti ed un’alimentazione ipercalorica e sbilanciata sono le maggiori fonti di radicali liberi. Essi, se presenti in eccesso, possono creare grandi problematiche. Promuovono infatti il danno cellulare, la modificazione di cellule sane in mutate, l’invecchiamento tissutale el’insorgenza di tumori.

Qual è l’antidotoper ridurre la produzione di radicali liberi o per tamponarli? Un’alimentazione ricca di frutta, noci, semi e oli. Questi cibi forniscono le vitamine e gli oligoelementi che vanno ad arginare l’attività dei radicali liberi.

A riguardo, il British Medical Journal dichiara che vegetariani e i vegani che seguono una dieta varia ed equilibrata hanno il 40% di possibilità in meno rispetto ai carnivori di contrarre un tumore.

Gli alimenti anticancro

Quali sono i cibi più potentemente antitumorali? Sono molti, ma possiamo riunire i maggiori in una lista, unitamente alle loro vitamine:

  • broccoli, cavoli, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, verza (indolo-3-carbaminolo, sulforafano, istiocianati, vitamina C, beta-carotene);
  • spinaci (luteina);
  • pomodori, pompelmi rosa, ciliegie (licopene);
  • porri (allisolfuro);
  • carote, barbabietole, peperoni, patate dolci (beta-carotene);
  • soia (genisteina, isoflavoni);
  • cereali integrali e oli vegetali (vitamina E);
  • frutti di bosco (proantocianidina);
  • uva nera (resveratrolo);
  • agrumi, prezzemolo, peperoni, broccoli (vitamina C);
  • cachi (polifenoli, vitamina A);
  • cipolla (quercitina);
  • tè verde (gallato di epigallocatechina).

Creare un ambiente sfavorevole per i tumori

In questo ambito, 4 sono gli obiettivi da raggiungere:

  • aumentare le difese immunitarie (un sistema immunitario attento e vigile riesce a isolare le cellule mutate). I cibi che aumentano le difese immunitarie sono soprattutto funghi medicinali, in particolare Shiitake, Maitake e Pleurotus, che si trovano nella grande distribuzione e nei negozi biologici e naturali. Essi vanno cucinati nello stesso modo in cui si cucinano dei funghi normali. Ottimi quindi gli abbinamenti al risotto e alla polenta;
  • diminuire i fattori di crescita e gli stimoli proliferativi. Tra i cibi per ridurre gli stimoli proliferativi ci sono le crucifere(cavoli, broccoli, cavoli), alliacee(aglio, scalogno, cipolla), soia e derivati, frutti di bosco, semi di lino, le spezie (soprattutto la curcuma, la cannella, il cacao), buccia di mandarino e aromi come la salvia, il rosmarino e il timo;
  • ridurre l’infiammazione (le cellule tumorali vivono negli ambienti acidi e infiammati, tipo di habitat stimolato dai cibi di origine animale). Qui bisogna fare attenzione in particolare al riso integrale, alliacee, melograno, semi di lino, curcuma e zenzero;
  • ridurre l’angiogenesi. Le cellule tumorali, per svilupparsi, hanno bisogno di una rete di piccoli vasi che porti loro nutrimento, ma che si disfaccia anche dei metaboliti tossici. Con i cibi giusti è possibile ridurre lo sviluppo dei vasellini periferici alla lesione tumorale, creando una sorta di embargo che isola la lesione. In questo caso è prezioso l’apporto di prezzemolo e sedano, soia e derivati, lamponi, tè verde, curcuma, zenzero e cacao.

L’alimentazione èun tassello fondamentale della salute e del benessere personale. Saper scegliere i cibi giusti è il primo passo per una nuova consapevolezza sul ruolo del cibo nella prevenzione e nella cura dei tumori. Attenzione però, ad un’alimentazione sana va affiancata anche una regolare attività sportiva – che aumenta l’aspettativa di vita di 6 anni rispetto ai sedentari – e un adeguato riposo durante la notte!

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