Essere e Divenire: Mondo fisico, Mondo morale

Essere e Divenire: Mondo fisico, Mondo morale

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Di Massimo Nicastro

Quando ci troviamo di fronte a sciagure che devastano la natura causando una serie di vittime innocenti, vien fatto di chiedersi: ma esiste un “Dio”? E, se esiste, come può far accadere cose del genere?

Vediamo che la Scienza tradizionale risale alle cause percepibili, parla di dissesti tellurici per esempio, e si rivolge a cause di natura prettamente materiale; la Religione, d’altro canto, si rimette all’imperscrutabile disegno di Dio e ritiene impossibile per l’uomo conoscerne i motivi profondi.

Ma l’uomo, come affermano le Sacre Scritture, non è stato creato a immagine divina? Se questo è vero, la sua capacità di comprensione ha possibilità illimitate. Da poco più di un secolo abbiamo la possibilità, grazie a Steiner, di poter accedere alla conoscenza dei mondi e delle realtà sovrasensibili, e dell’uomo intero. Se però ignoriamo questa Scienza del Sovrasensibile non potremo trovare risposta agli interrogativi posti dall’esistenza. Possiamo entrare nella realtà del karma e cogliere i segni dell’evoluzione umana guardando la biografia dell’uomo: il bambino, per esempio, nasce e cresce per individualizzarsi, fino ad avere responsabilità delle proprie azioni, ma finché è in crescita commette anche errori che lo danneggerebbero se non ci fossero i genitori che hanno nei suoi confronti una “severità piena di amore”.

Ancora in antiche culture la morale umana aveva effetto sugli eventi di natura e Rudolf Steiner ci porta ad osservare con attenzione il processo karmico sia del singolo sia della collettività. Come qui sulla Terra interagiamo con i regni di natura – il minerale, il vegetale e quello animale – nel Mondo spirituale conviviamo con dei Regni viventi, il regno delle Gerarchie Angeliche (vedi disegno) con cui tessiamo il nostro futuro. Il karma, infatti, viene preparato prima di nascere attuando un dialogo con i nostri “genitori divini”. Ecco perché ci troveremo a nascere in una certa zona del Mondo rispetto ad un’altra dove possono anche verificarsi terremoti o eruzioni vulcaniche. E l’avremo voluto noi, pienamente, con coscienza. Il nostro intelletto trova difficile immaginare che l’uomo scelga da se stesso una disgrazia per non restare indietro nel cammino della sua anima che, a causa delle precedenti omissioni terrestri, si trova in difetto. Per rendere più comprensibile la logica del karma, però è sufficiente non tenere questi due Mondi (terreno e spirituale) semplicemente l’uno accanto all’altro, ma iniziare a guardarli nella nostra interiorità, in reciproco rapporto. Come noi siamo coi tre regni di natura.

Il cadavere umano non ha alcun senso preso di per se stesso, e così, tutto quello che risulta nel Mondo esterno alla luce del Sole ha senso solo se viene ricondotto a un reale e vivente Mondo spirituale, da cui origina ogni cosa che percepiamo attraverso i sensi corporei durante la veglia diurna. Questo Mondo spirituale è dove risiede la Seconda Gerarchia: i suoi Esseri stanno dietro ad ogni cosa rischiarata dal Sole.

Quando dormiamo abbiamo tra le nostre parti costitutive corporee-vitali e animico-spirituali un continuo intessersi di queste Gerarchie che ci accompagnano rinvigorendoci; la Terza Gerarchia “sale e scende”, vivendo e portando nel Cosmo un’eco di quelli che sono stati i nostri pensieri diurni. Chi sia arrivato a risvegliare la propria coscienza, o per dirla in altri termini “che sia morto prima di morire”, può godere di questa luminescente e colorata armonia che si intreccia tra l’uomo e gli dèi. E al mattino avremo ricordo di quanto è stato immerso nell’operare di Serafini, Cherubini e Troni e di quel “Sole a mezzanotte” che ci inebriava quali Potestà, Virtù e Dominazioni.

Nei nostri “Culti” ritroviamo sull’altare la rappresentazione di queste sfere Angeliche che si orientano verso gli uomini durante le esperienze iniziatiche. I riti cultuali, infatti, sono sempre la trasposizione fisico-sensibile di realtà dei Mondi spirituali.

L’Aurora che fisicamente percepiamo al crepuscolo non è che il ricordo di quanto vissuto a “mezzanotte”. Per questo ha senso parlare di materia solo se vi si riconosce l’azione di Esseri sovrasensibili, altrimenti non ci resta che idolatrare un vano simulacro. Se conseguiamo una vera conoscenza della “realtà” avremo modo di vedere come un “sociale” che parte da rappresentazioni fantastico-materialistiche, frutto di fuorviate interiorità umane, comporti determinati risvolti karmici, le cui calamità “naturali” o “legate alla civiltà” non sono che la punta esteriore di un iceberg. In tutto questo non va dimenticato che “dietro le quinte” del nostro Mondo operano degli ostacolatori. Si tratta di “Entità ostacolatrici” il cui compito è di offrire l’opportunità all’uomo di rendersi desto dal rischio di cascare ora verso una unilateralità, ora verso l’altra. La ricerca del bene, infatti, consiste nella perenne tensione dell’equilibrio fra unilateralità opposte. E visto che ogni Scienza abbisogna di una terminologia, anche in questo campo distinguiamo Esseri ostacolanti Luciferici e Arimanici. Nell’immagine del Golgota, a sinistra e a destra della Croce. Per cui:

  • da una parte le “controforze luciferiche” che disdegnano la materia e sono dedite solo a se stesse (egoismo);
  • dall’altra quelle “arimaniche” che illudono solo con la realtà percepibile dai sensi e il potere (materialismo).

Si può riscontrare come può manifestarsi una deviazione luciferica quando in un fanatico gruppo di persone indotte da emotività umana, si vogliono annientare antiche culture per creare qualcosa di arbitrariamente nuovo in una azione deleteria. Queste “aberrazioni sociali” producono tenebrosità nell’anima che passa oltre la morte. Perché Lucifero accende gli animi sulla Terra ma poi si trasforma in oscurità nel Mondo spirituale.

Queste fiammeggianti oscurità vengono trasformate dalle potenze arimaniche e riversate in “coppe dell’ira” – per usare un’immagine dell’Apocalisse – nelle eruzioni vulcaniche o altre catastrofi.

E gli Essere divini “progressivi” hanno il compito di trasformare tutto questo in positivo, così da favorire il destino umano strappandolo dalle “ali di Lucifero” e dagli “artigli di Arimane”. Avendo uno sguardo panoramico abbiamo modo di collocare ogni tassello e, per quanto sgomenti si possa vivere a seguito di calamità naturali o incidenti della civiltà, comprenderemo come si sviluppano i nessi karmici, dal singolo al popolo, e fin all’umanità. Impariamo a vedere come le persone morte prematuramente a causa di una calamità di natura ritornino nella vita successiva con forze interiori più sviluppate, ovvero “facoltà conoscitive” che altrimenti non avrebbe avuto.

Chi muore, invece, per catastrofi ferroviarie o simili, ritornerà al Mondo non con modeste capacità, ma con talenti che si esprimeranno in “facoltà volitive”, condensate e rinvigorite proprio a causa di queste “disgrazie”.

Il contributo di questa “nuova scienza” è stata creata così da far convivere in ognuno di noi forze interiori tali da trasformare il “male” in “bene”, riconoscendo il karma come una “grazia individualizzata”.

Soltanto la felicità che si sprigiona dall’infelicità del passaggio dell’uomo per il Mondo sensibile conduce fin dentro le profondità del Mondo. Rudolf Steiner

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