Il teff (Eragrostis tef) è un cereale originario dell’Etiopia e dell’Eritrea coltivato principalmente in Nord Africa. Utilizzato anche per preparare l’injera è disponibile in due varietà, una rossa e una bianca.
Noto fin dall’antichità, si pensa che fosse apprezzato anche tra gli antichi egizi per le innumerevoli proprietà benefiche che apporta all’organismo.
Teff: cos’è e quali sono le sue caratteristiche
I semi di teff sono piccolissimi e per questo durante la macinatura viene mantenuto intatto l’intero granello. Così facendo, dunque, questo cereale conserva un elevato contenuto di fibre.
Coltivato e consumato abitualmente nel continente africano, in Occidente l’Eragrostis tef è reperibile principalmente sotto forma di farina. Quest’ultima, priva di glutine, può essere di colore rosso o biancastra a seconda della varietà di chicco utilizzata per la macinatura.
Parliamo di un cereale abbastanza calorico: 100 g di teff apportano circa 367 calorie. Unitamente a carboidrati, proteine, grassi, calcio, potassio, manganese, aminoacidi essenziali, sali minerali, vitamina B6 e fibre.
Questo alimento ha un basso indice glicemico ed è privo glutine: può essere consumato da persone diabetiche, celiache, da chi segue una dieta dimagrante e dagli sportivi. Inoltre, avendo un elevato apporto nutrizionale, è considerato anche un valido integratore alimentare.
Benefici ed utilizzi in cucina
Il teff è un cereale altamente digeribile che migliora la funzionalità del colon, incrementa l’assorbimento dell’acqua e riduce il rischio di sviluppare infiammazioni intestinali. Inoltre, limita gli attacchi di fame nervosa, regola i livelli di zucchero nel sangue ed è un ottimo antiossidante.
I semi possono essere consumati sia crudi che cotti e il teff è di per sé un ottimo addensante, comunemente utilizzato nella cucina africana per preparare zuppe, stufati, dolci oppure abbinato a legumi e verdure.
Senza dimenticare che la farina è un ingrediente ottimale per preparare non solo l’injera, ma anche torte, biscotti, pizza o grissini.
