La scorzonera (nota anche come “barba di becco” o “asparago d’inverno”) è un ortaggio dalle innumerevoli proprietà benefiche per l’organismo.
L’etimologia del termine è incerta, ma secondo alcune credenze popolari deriva dalla parola catalana “escorso”, ovvero “vipera”.
Scorzonera: cos’è e dove si coltiva
Questa pianta perenne è originaria dell’Europa Centrale e Orientale che appartiene alla famiglia della Asteracee, ha un sapore intenso e leggermente amarognolo ed è ricca di sostanze nutritive.
La scorza è marrone, la polpa è chiara e la sua forma è lunga e sottile. Ricca di umami, la scorzonera è anche ipocalorica: 100 grammi di prodotto apportano circa 20 calorie.
L’asparago d’inverno cresce spontaneamente nel nord Italia e viene coltivato perlopiù in Liguria e Piemonte.
Predilige un clima mediterraneo, necessita di un terreno morbido e profondo e la raccolta delle radici commestibili si effettua da ottobre fino all’inverno.
Proprietà e usi in cucina
La scorzonera è ricca di vitamine, sali minerali (come manganese, ferro e potassio), riboflavina ed è povera di sodio. Inoltre, è un’ottima fonte energetica che può essere assunta da chi vive situazioni particolarmente stressanti e dalle persone in convalescenza.
Ma non è tutto: questo ortaggio, infatti, contiene inulina e levulina ed è ottimale anche per chi deve seguire un regime dietetico ipocalorico. Preziosa fonte di fibre, favorisce la motilità intestinale, ha proprietà diuretiche e aiuta a prevenire i disturbi a carico delle vie urinarie.
L’asparago d’inverno è un ingrediente molto versatile: si abbina al pesce (in particolare alle acciughe), ai risotti e ai primi piatti in generale e alle carni rosse. La polpa bianca, infatti, ha un sapore leggermente amarognolo e può essere mangiata al naturale, lessata, fritta, grattugiata oppure condita con un filo d’olio, un pizzico di sale e di pepe e del succo di limone.