La portulaca (Portulaca oleracea) è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Portulacaceae, comunemente nota anche come erba porcellana.
Nota fin dall’antichità, veniva assunta dagli egizi come pianta medicinale e già nell’epoca medievale veniva coltivata anche nei Paesi Arabi e nel bacino del Mediterraneo.
Portulaca: le proprietà
Il nome deriva dal latino “portula” (ovvero “piccola porta”) e richiama la modalità in cui si apre e si schiude il seme di questa pianta.
Le proprietà della portulaca sono molteplici: diuretiche, depurative, dissetanti e anche anti-diabetiche. Non a caso, tale pianta può essere utilizzata come rimedio naturale in presenza di diarrea o vomito, ma anche se si soffre di enterite acuta, emorroidi e emorragie post-partum.
Ma non è tutto: la portulaca, infatti, è ricca di vitamine A e C e di alcune vitamine del gruppo B, acidi grassi polinsaturi di tipo omega 3 e per questo aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari, a ridurre il colesterolo e i trigliceridi e a favorire la circolazione del sangue. Inoltre, utilizzando le sue foglie, si può fare un impacco utile per lenire punture di insetti, acne o eczema.
Come mangiare questa pianta
È commestibile tutta la parte aerea della pianta, ovvero foglie, fiori, semi e fusto. Raccolta come erba spontanea o coltivata come erba aromatica, la portulaca può essere consumata cruda (ad esempio se viene abbinata ad insalata, rucola, pomodori o cetrioli).
Tuttavia, può essere assunta anche cotta. In tal caso, è un ottimo ingrediente aggiuntivo per preparare minestre, zuppe, frittate, pastelle fritte o condimenti, oppure può essere tritata all’interno del ripieno nei ravioli e nella pasta fresca.