Germogli: coltivarli in casa per ricette light

Germogli: coltivarli in casa per ricette light

Gustosi e saporiti, i germogli sono un’ottima fonte di nutrienti, vitamine, oligoelementi, minerali, antiossidanti ed enzimi.

E non è tutto: le varietà leguminose come lenticchie, erba medica e fieno greco sono (anche) una miniera di proteine vegetali di alta qualità. La soluzione low cost?  Coltivarli in casa: serve solo un po’ di pazienza e poco spazio.

Germogli: come coltivarli

Una volta scelto il tipo di pianta, è sufficiente mettere in ammollo i semi per poi versarli nel germinatore. In commercio ce ne sono di diversi tipi: la scelta è puramente personale.

Per un risultato ottimale si deve posizionare il germinatore lontano da fonti di calore, in un posto dove arrivi un po’ di luce naturale. Ogni 24 ore, infine, lo si deve innaffiare (oppure vaporizzare) con qualche goccia d’acqua.

I germogli saranno pronti all’uso nel giro di 5-15 giorni.

Le tipologie e come consumarli

Ogni tipo di seme può essere fatto germogliare, l’importante è che sia di origine biologica e senza l’aggiunte di additivi. I più comuni sono quelli di crescione, erba medica, senape, fagiolo mungo, lenticchie, ravanello.

Questi alimenti possono essere aggiunti alle insalate, consumati con la frutta di stagione o utilizzati per insaporire e impreziosire varie pietanze.

Le ricette a cui si prestano sono tantissime: sono ideali con le minestre, le zuppe fredde, le polpette di carne o pesce o accompagnati alle verdure stufate, facendo attenzione a cuocerli solo per pochi istanti per non perdere troppe sostanze nutritive.

Ma non è tutto: si possono utilizzare anche per insaporire puree, salse, triti aromatici o yogurt greco. Infine, sono un’ottima alternativa alla solita foglia di lattuga nei panini e nei sandwich.

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