La farina è un prodotto alimentare che deriva dalla macinazione dei cereali. Ne esistono varie tipologie (come, ad esempio, la farina integrale o quella raffinata), che si differenziano per la dimensione dei grani, i contenuti e i valori nutrizionali.
Entrando nel dettaglio, la farina 00 è facile da lavorare, ricca di zuccheri e povera di vitamine e sali minerali. La tipologia 0 e quella 1 sono meno raffinate e apportano un quantitativo maggiore di crusca, mentre la variante 2 è apprezzata per il discreto contenuto di fibre.
I benefici della farina integrale
Rispetto ai prodotti di grano tenero o frumento, la farina integrale contiene una quantità inferiore di glucidi . Apporta circa 319 calorie per 100 grammi, è ricca di carboidrati, ma al tempo stesso contiene anche le fibre che contribuiscono a regolare l’assorbimento intestinale e ad aumentare il senso di sazietà.
Di contro, questa tipologia è più difficile da lavorare rispetto ad un prodotto raffinato, ma di fatto apporta calcio, ferro, magnesio, vitamine, acidi grassi essenziali e sali minerali.
Caratteristiche della farina integrale
La farina integrale si ricava dalla macinazione e dallo schiacciamento del seme di grano intero.
Ha una consistenza polverosa e necessita di essere miscelata con ingredienti liquidi o grassi (quali, ad esempio, acqua, olio, burro, margarina o uova) per dare vita a degli impasti.
Varie tipologie: in cosa si differenziano
In commercio esistono varie tipologie di farine integrali: quella di mais (così come quella di miglio), ad esempio, è priva di glutine e di vitamine del gruppo B, ma ricca di fibre.
Di contro, quella di segale è una fonte apprezzabile di sodio, iodio, calcio e potassio, mentre quella di kamut apporta sostanze ad azione antiossidante. La farina d’orzo ha un indice glicemico basso, quella di farro è particolarmente digeribile, mentre quella di avena è un utile addensante.