Echinaea: benefici e controindicazioni

Echinaea: benefici e controindicazioni

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L’echinacea (nota anche come Echinacea purpurea, Echinacea angustifolia ed Echinacea pallida) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Compositae o Asteraceae.

Echinacea: proprietà benefiche e utilizzi

Di tale pianta si sfruttano la radice in decozione, le parti aeree spremute o in infusione, la tintura madre e l’estratto secco.

Inoltre, in commercio sono reperibili anche diversi integratori (in capsule o compresse) in cui l’estratto può essere associato anche ad altre piante dall’azione immunomodulante a adattogena, come ad esempio l’eleuterococco.

Molto diffusi sono anche i prodotti per bambini, tra cui gli sciroppi che sono formulati per alleviare il mal di gola e altri sintomi influenzali. Senza dimenticare che l’echinacea è anche reperibile in farmacia come rimedio omeopatico e che può anche essere inserita nella formulazione di creme e pomate da utilizzare esternamente a scopo terapeutico o cosmetico.

Il succo, infine, è ideale per trattare ferite ed eczemi.

Benefici e controindicazioni

L’echinacea non deve essere utilizzata in caso di allergie, malattie autoimmuni o in pazienti in terapia immunosoppressiva. Inoltre, è sempre opportuno consultare il medico prima di assumerla in gravidanza e allattamento o se si assumono farmaci o altri integratori.

Un’assunzione graduale e costante nel tempo permette di attivare naturalmente l’azione fagocitaria dei macrofagi, stimolare i linfociti ed aumentare la produzione di citochine. Tale pianta, infatti, contribuisce a rinforzare il sistema immunitario aspecifico, di adulti e bambini.

Inoltre, contiene flavonoidi (come la luteolina, kaempferolo, quercetina, apigenina) dall’azione antinfiammatoria, alchilamidi e olio essenziale con proprietà antibatterica. Non a caso, l’echinacea è impiegata per la preparazione di pomate e lozioni per la pelle ad azione immunostimolante, protettiva, antinfiammatoria da utilizzare in caso di cicatrici, afte, ulcere o dermatiti. Infine, è bene ricordare che l’inibizione temporanea della jaluronidasi è responsabile dell’azione antirughe e ne giustifica anche un uso cosmetico.

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