Molte donne in gravidanza temono i dolori del parto: un aiuto in tal senso può venire dall’autoipnosi, un modo per agire su se stesse, riducendo la sofferenza senza ricorrere all’ausilio dei farmaci.
Lo studio inglese
Questa metodologia è anche l’oggetto di una ricerca condotta dall’University Central Lancashire e diretta dalla professoressa Soo Downe.
Come ha rilevato il team di studiosi, infatti, durante il travaglio i medici talvolta ricorrono ad anestetici come ad esempio la peptidina o l’epidurale. Tuttavia, questi farmaci talvolta possono avere delle conseguenze negative sulla gestante e sul bambino. Cosa che non si verifica quando si pratica l’autoipnosi.
Autoipnosi al posto dei farmaci
La sperimentazione inglese dell’autoipnosi è durata un anno e mezzo e ha coinvolto oltre 800 donne. Entrando nel dettaglio, ad ogni volontaria è stata proposta una serie di sessioni individuali con lo scopo di insegnare ad innescare il rilascio delle endorfine, antidolorifici naturali. Così da far diminuire la sofferenza nella partoriente senza la necessità di ricorrere a sostegni chimici.
La struttura cerebrale, infatti, è in grado di controllare il dolore attraverso la produzione di analgesici naturali. Tuttavia, determinati fattori come ansia e paura di fatto possono intensificare lo stato di sofferenza: contraendo la muscolatura, infatti, non solo aumenta il dolore, ma rallenta anche la discesa e la progressione del bambino nel canale del parto.
