AMICO BIO NATURASì: Dal Seme alla Tavola

AMICO BIO NATURASì: Dal Seme alla Tavola

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negozio amico bio naturasì silea

Abbiamo oggi il piacere di intervistare il Sig. Giorgio Scattolin uno dei soci del nuovo negozio di Silea AMICO BIO NATURASì, il negozio di alimenti biologici che si è recentemente spostato da Lanzago a Silea, appena fuori della tangenziale di Treviso, con ampio parcheggio e fornito anche di bistrot. Giorgio ci racconta in questa intervista i valori che stanno alla base della sua attività e l’impegno nella promozione di un biologico autentico.

 

BIO per noi significa ”bio etico”: prendersi cura della Terra, ma anche di tutti gli esseri viventi che la abitano, nessuno escluso. Questo è il Manifesto di Amico Bio – NaturaSì. Quali sono i temi chiave attorno a cui ruotano questi concetti e come si sono evoluti nella vostra storia pluriennale?

Bio etico non significa solo produrre con il metodo biologico, significa anche porre attenzione alla scelta dei produttori, conoscerli, sapere come lavorano, riconoscere il giusto prezzo per il loro lavoro e i loro prodotti. Questi sono aspetti fondamentali: nel bio, accanto al metodo e ai criteri di coltivazione, si affianca l’attenzione verso i lavoratori e la terra, all’interno di un circuito virtuoso che porta sulle nostre tavole un prodotto sano ottenuto in armonia con la natura.  

 

 

Perché la scelta Bio oggi può fare la differenza?

Sono convito che il biologico possa davvero cambiare il mondo in quanto preserva la fertilità della terra, l’acqua, l’aria, produce cibo sano con particolare attenzione ai risvolti etici del lavoro. Personalmente ritengo che questi punti costituiscano una autentica rivoluzione se veramente messi in pratica.

 

Come riuscite a garantire al consumatore la genuinità dei vostri prodotti? Un fattore determinante perché chi acquista Bio lo fa anche per una scelta di salute, una scelta personale legata al proprio benessere.

Ci riusciamo attraverso il nostro ECOSISTEMA. NATURASì, infatti, aggrega una rete di realtà certificate biologiche che meritano la nostra attenzione perché si prendono cura della natura, dei lavoratori, oltre a coltivare e allevare con le migliori tecniche biologiche e biodinamiche . I nostri produttori sono scelti anche sulla base di quella che noi chiamiamo “prova frigo”: come vive il lavoratore di quell’azienda, come mangia, quali sono i valori che animano il suo lavoro? Un po’ come se andassi a curiosare nel frigorifero di casa sua. Questo è un primo passaggio, accanto alla valutazione della qualità dei prodotti e al confronto sui prezzi, in base alle esigenze del produttore, del commerciante e del cliente. Naturalmente poi ci sono i nostri agronomi che valutano l’azienda e se ci sono i requisiti perché faccia parte del nostro ECOSTISTEMA.

 

 

Ci ha parlato di prezzo, si sentono spesso consumatori obiettare che il bio non sia alla portata di tutte le tasche. A chi afferma questo cosa rispondete?

Rispondiamo che produrre con il metodo biologico costa di più per le tecniche di coltivazione utilizzate, perché non si usano pesticidi e diserbanti di sintesi, per la tutela del paesaggio e della biodiversità oltre al rispetto del lavoro, come lotta  allo sfruttamento nei campiTutto ciò si traduce nel “giusto prezzo” per quel prodotto, che è diverso da un “prezzo alto”. Ricordiamo che dietro ad un prezzo basso c’è sempre un costo alto che non si vede ma che pagherà qualcun’altro oppure l’ambiente. Dovremo tenere a mente questo aspetto quando sentiamo le notizie di lavoratori sfruttati nei campi, in quanto ognuno di noi può fare la propria scelta, anche di fronte allo scaffale.

Ricordiamoci inoltre che oltre il 50% della popolazione italiana è in sovrappeso. Quindi il vero obiettivo dovrebbe essere quello di mangiare il giusto, un prodotto sano e nutriente piuttosto che un prodotto al prezzo basso di scarsa qualità che poi andiamo a pagare tanto sulla nostra salute e sulle nostre difese.

Il bio è anche una filosofia di vita che abbraccia il rispetto e l’amore per il mondo, ma soprattutto la cura della  salute del nostro corpo. Come risparmiare nel Biologico?

Vi posso dire che l’acquisto della materia prima, in alternativa al prodotto già pronto, è un grande risparmio: preparare in casa è un ottimo trucco salva budget. Con 500 gr di legumi e cereali si prepara un’ottima cena, sana per tutta la famiglia. Ricordiamoci sempre inoltre di acquistare frutta e verdura di stagione, anche questo permette di contenere la spesa.

Il nostro stile di vita è dato dalle nostre scelte: cibo sano, rispetto per l’ambiente, attenzione alla salute, lotta allo spreco del cibo e dell’acqua. Ecco cosa significa biologico per noi.

 

È fin troppo evidente come NaturaSi non sia un’azienda dalle finalità prettamente commerciali, ma quanto invece il vostro sia un modello circolare, un flusso di relazioni responsabili, virtuose, etiche, rivolte al futuro. Come si traduce concretamente il vostro impegno? Quali sono i progetti che seguite in prima linea?

Uno dei tanti progetti in corso si chiama “Seme Libero”crediamo che gli agricoltori debbano essere liberi di acquistare i semi e di riprodurli. Per questo ci concentriamo sulla distribuzione  di alternative libere, come il khorasan, un grano antico italiano che si trova nei negozi NaturaSì con la  linea Turanicum. Alcune nostre aziende infatti lavorano per preservare la purezza dei semi e danno la possibilità agli agricoltori di auto-produrli. È un aspetto molto importante per il futuro dei semi e la tutela della biodiversità. Tutto questo è possibile perché c’è collaborazione e cooperazione tra le nostre aziende e gli agronomi che le seguono nella produzione.

Un altro progetto molto interessante è “CosìperNatura” un progetto antispreco che parte dai campi. Il progetto mira a dare un mercato anche a quei prodotti ortofrutticoli che non rispondono ai canoni estetici standard, perché non regolari nella forma o dimensione, ma con perfette qualità organolettiche biologiche. Normalmente sarebbero scartati, noi li proponiamo al nostro consumatore ad un prezzo inferiore perché si tratta di un ottimo prodotto che non possiamo permetterci di buttare.

Nei nostri negozi, inoltre, si possono trovare i prodotti “Slow Food”. Questo progetto è finalizzato a riconoscere e portare nel mercato quelle piccole aziende con generi alimentari caratteristici di un determinato territorio, con particolari lavorazioni che altrimenti sarebbero destinate ad uscire dal mondo del commercio.

Infine, ai panifici che lavorano con noi diamo le nostre farine, selezionate e controllate all’interno delle aziende del nostro ecosistema.

Siamo costantemente alla ricerca di nuovi progetti che mirino ad una sempre maggiore qualità del nostro biologico, sia da un punto di vista sostanziale che valoriale.  L’invito è di venirci a trovare in negozio e al nostro bistrot per poterli condividere insieme.

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