L’alimentazione in gravidanza è di fondamentale importanza, perché può avere ripercussioni anche importanti sulla salute della gestante e del futuro nascituro.
In “dolce attesa” il fabbisogno energetico quotidiano aumenta di circa 250-300 calorie: per questo motivo, dunque, è importante che la donna assuma gli alimenti giusti e le sostanze nutritive di cui necessita.
Alimentazione in gravidanza: cosa mangiare
Durante la gestazione è bene non trascurare il latte e i latticini, che garantiscono un giusto apporto di calcio. Quest’ultimo, infatti, contribuisce a mantenere una buona salute muscolo-scheletrica della madre, ma incide positivamente sulla formazione delle ossa nel bambino.
Via libera anche a frutta e verdura, che garantiscono un apporto essenziale di vitamine e di fibre e ai legumi, preziosa fonte di proteine e di ferro. Inoltre, il pesce (preferibilmente quello azzurro) andrebbe consumato almeno tre o quattro volte la settimana, mentre la carne (meglio se bianca) può essere portata in tavola un paio di volte.
Invece, per quanto riguarda i condimenti, il sale va usato con moderazione perché determina la ritenzione idrica. Di contro, è da privilegiare l’olio extravergine di oliva, che apporta molte sostanze antiossidanti. Inoltre, anche la frutta secca è un vero toccasana (anche) in gravidanza.
Cosa evitare di mangiare
Molti alimenti, anche di uso comune, di fatto possono provocare seri danni al nascituro. È l’esempio della carne cruda o poco cotta, così come della frutta e della verdura consumata poco o per nulla lavata. Il rischio che si corre, infatti, è di contrarre la toxoplasmosi, una malattia provocata da un parassita (Toxoplasma) che colpisce seriamente il feto.
Vanno consumati con moderazione anche formaggi e salumi di cui non sia certa la provenienza e le norme igieniche in fase di trattamento. Massima attenzione, infine, nel consumare cibo che può essere assunto senza successiva cottura una volta raffreddatosi.