Alimentazione vegana: le difficoltà

Alimentazione vegana: le difficoltà

Secondo una recente ricerca condotta da Just Eat e BVA Doxa, il 60% degli italiani che hanno provato a diventare vegani hanno riscontrato delle difficoltà. Scopriamo quali.

Diventare vegani, una sfida difficile

A fronte di un crescente curiosità verso l’alimentazione plant-based, trasformare questo interesse in azione di fatto può diventare una sfida difficile per molti.

Entrando nel dettaglio, la ricerca ha evidenziato come la maggior parte delle persone sia onnivora, ma negli ultimi anni è cresciuto il numero di giovani (ma non solo) che scelgono diete alternative come vegetariana, vegana o flexitarian.

Le motivazioni alla base di queste scelte sono legate a un crescente interesse per la sostenibilità e la riduzione dell’impatto ambientale. Nell’ultimo anno, 4 italiani su 10 hanno modificato le proprie abitudini alimentari con l’obiettivo di migliorare il loro benessere fisico, ma molti di questi individui sono tornati alle loro abitudini precedenti entro 6 mesi.

Le difficoltà

Le principali difficoltà riscontrate dal campione intervistato dai ricercatori è legato principalmente alla difficoltà nel preparare i pasti allineati alle nuove scelte dietetiche, nell’abituarsi a nuovi alimenti e sapori e nell’ordinare cibo a domicilio.

Le migliori opzioni per seguire una dieta sostenibile e portare avanti un’alimentazione vegetariana o vegana nel tempo possono essere cibi facilmente reperibili in commercio, come ad esempio hamburger veggie o vegani, ravioli di verdure cinesi, poke bowl personalizzabili, seitan, verdure o hummus di ceci.

Tutti questi cibi, infatti, si possono acquistare al supermercato, online o in negozi biologici o specializzati.

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