Paolo Gottarelli parla in esclusiva dopo Bologna: “Siamo in una dittatura sanitaria”

Paolo Gottarelli parla in esclusiva dopo Bologna: “Siamo in una dittatura sanitaria”

Domenica 23 settembre Bologna è stata inondata da un fiume arancione di sostenitori della libertà di scelta vaccinale. Un segnale forte e chiaro mandato dalla moltitudine di genitori che non sono disposti ad accettare l’imposizione dall’alto di 12 vaccinazioni, come recita il testo della legge Lorenzin.

Mancano ancora numeri ufficiali ma si parla diun numero tra 5 e 10mila persone che hanno manifestato inondando la città da Piazza XX settembre fino alla Piazza del Nettuno. Tra loro hanno figurato anche dei passeggini vuoti con su scritto “non conforme”, riferendosi al termine con cui il governo indica i bambini non vaccinati che vengono esclusi dalle classi. A questi si sono aggiunte anche diverse persone con addosso una maschera nera a significare la legge senza volto che ha violato alcuni diritti della costituzione.

A Bologna era presente anche il Professor Paolo Gottarelli – Chirurgo plastico nasale nonché Vicepresidente dell’Istituto Alti Studi Strategici e Politici (IASSP) di Milano – che ha commentato l’evento in esclusiva per Salute Plus:

“Si è formata molta disinformazione attorno all’appellativo no-vax che non è assolutamente pertinente alla gran parte dei partecipanti. È innegabile che ci sia un dato scientifico che dà al vaccino e alla conquista vaccinale una valenza che è indiscutibile. Siamo stati strumentalizzati negativamente e volutamente dalla stampa e da molti organi politici che ci hanno etichettato come no-vax quando la vera motivazione che ha spinto migliaia di persone in piazza è ‘sì-vax’, nel senso che vogliamo vaccini monodose, purificati e controllati dal ministero. Inoltre servono dei medici che si preoccupino di fare veramente della ricerca pre e post vaccinale.”

Il professore emiliano ha poi introdotto gli argomenti affrontati a Bologna:

“Un altro punto sottolineato alla manifestazione è che non si può far finta di dire che non esistano i danni da vaccino. Sono migliaia e migliaia le persone decedute, o con danni da vaccino, che sono state riconosciute addirittura dalle leggi dello stato e che hanno avuto degli indennizzi. Dal momento che c’è questa balla, quanti sono effettivamente i danni da vaccino? Fuori i dati e valutiamo la proporzione tra danni da vaccino e danni da malattie. Qualora si scoprisse, come sembra essere, che sono pari, sarebbe un motivo in più per dire libertà.”

Gottarelli ha sollevato una questione importante, quella della discriminazione:

“Non si possono discriminare bambini sani per farli andare a scuola. Il bambino sano ha libero accesso a scuola. Non si deve nemmeno sentir parlare di bambini conformi e bambini non conformi perché questo è discriminazione razziale. L’altra bufala riguarda gli immunodepressi, come emerso dalla testimonianza di una persona immunodepressa che è venuta in Piazza Maggiore e che è venuta a contatto con un microfono che avevano usato molte altre persone e quindi correndo dei rischi. Gli immunodepressi non hanno nulla da temere dai bambini sani, hanno invece da temere dai bambini vaccinati perché per un certo numero di giorni il bambino vaccinato è contagioso. Se una persona gravemente immunodepressa viene tenuto sotto bombola d’ossigeno e non lo fanno vedere nemmeno ai genitori. Gli immunodepressi non hanno niente da temere dai bambini non vaccinati. Le patologie da cui possono essere aggrediti gli immunodepressi sono migliaia perché nell’aria ci sono batteri e virus di tutti i tipi. Non sono quei due a fare la differenza.”

Molte le testimonianze al corteo, come certificato dal professore:

“Un’insegnante ha detto che nella sua lunga carriera non ha mai visto un bambino immunodepresso con delle conseguenze e addirittura non aveva mai sentito di bambini immunodepressi a scuola e quindi si domanda dove siano e chi siano. Questa l’ennesima bufala per difendere un decreto che – a rigor di logica, buonsenso, rispetto della costituzione e della scelta – è semplicemente fuori dal mondo. Questa è sperimentazione gratuita perché l’industria farmaceutica americana non spende niente in quanto l’Italia è stata obbligata a questa sperimentazione di massa che non avviene in nessuna parte del mondo con così tanti vaccini. Io sono pro-vax, sposo completamente quanto scritto nel suo libro dal professor Bellavite, ordinario di Patologia Generale all’Università di Verona che ha oltre 250 pubblicazioni internazionali. Lui è una persona stimata che non ha conflitti d’interessi nell’argomento vaccini, come invece hanno Burioni e Ricciardi che siedono all’Istituto Superiore di Sanità. Voglio sentire il parere di persone senza conflitti d’interesse perché anche i pediatri, quando ricevono dai 5 ai 6 euro a vaccinazione, anche loro sono in conflitto d’interesse”.

Tra gli effetti collaterali di questo decreto, Gottarelli ricorda molti suoi colleghi radiati e per questo invita i lettori a firmare questa petizione per una moratoria su Change.org nei confronti dei medici radiati o sotto giudizio per reati di opinione che verrà poi presentata al ministro Grillo:

“Rifiutiamo l’etichetta di no-vax che è stata affibbiata a noi e a tanti medici per questo radiati o in via di radiazione. Qui si è creato un precedente terribile nei riguardi di opinione che non esisteva nemmeno nelle dittature più feroci. Questi medici non si sono macchiati di alcun reato, esprimendo solo un’opinione in maniera pacata e garbata. Si tratta di dittatura sanitaria: così si impedisce la libertà di parola e si toglie la possibilità di esercizio della professione per motivi ideologici. Le persone hanno diritto ad un medico che sia gradito ma quando i medici non allineati vengono arrestati e fermati, si impedisce al cittadino di essere curato dal medico che vuole.”

Infine, Gottarelli ha speso qualche parola anche per i recenti cambi di marcia del Governo in materia di vaccini:

“Vari oratori hanno espresso una forte delusione per il cambiamento del ministro Grillo che aveva detto di essere dalla nostra parte, così come per il ministro Salvini che si era esposto più dei 5 Stelle parlando di abrogazione nel caso in cui fosse andato al governo”.

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