La valeriana è una pianta rinomata per le sue proprietà rilassanti: per questo, dunque, è indicata per favorire il sonno, il relax e per combattere l’ansia.
A scopo curativo si predilige la tipologia Officinalis che ha funzione sedativa e calmante sul sistema nervoso e sull’intestino. Nello specifico, le sue radici vengono esiccate ed utilizzate per realizzare capsule o gocce o come ingrediente di tisane ed infusi.
Valeriana: le caratteristiche
Questa pianta contiene determinati alcaloidi e flavonoidi che le conferiscono proprietà distensive e rilassanti. Per questo motivo viene assunta per supportare il sistema nervoso in situazioni di particolare tensione.
Inoltre, le radici di valeriana sono ricche di sostanze ipnoinducenti che favoriscono e migliorano la qualità del sonno. All’interno della pianta sono presenti anche i terpeni, ovvero miorilassanti naturali che distendono i muscoli in caso di crampi, quando si verificano attacchi di colite, spasmi o dolori addominali.
Come si assume
Questa pianta può essere assunta sotto forma di gocce, tisane e compresse. Può essere acquistata in erboristeria in polvere, essiccata o associata ad altre piante che ne smorzano il sapore amaro.
Se si vuole preparare un infuso (ideale da bere prima di andare a dormire) è sufficiente utilizzare 1 cucchiaino raso di radice di valeriana e 1 tazza di acqua bollente da 150-200 ml. Se si assume la tintura madre, invece, il dosaggio consigliato è generalmente di 15-30 gocce.
Effetti collaterali
È bene sapere che la valeriana può avere effetti collaterali, soprattutto se viene consumata per un periodo prolungato o in dosi eccessive. In tal caso possono verificarsi emicrania, pressione alta e addirittura insonnia.
Inoltre ne è sconsigliata la somministrazione nei bambini di età inferiore a 12 anni o in caso di gravidanza o allattamento.
Per ovviare a questo rischio, prima dell’assunzione, è sempre opportuno chiedere indicazioni al farmacista, all’erborista o al proprio medico di fiducia.