Basta un sorriso: eppure, per gli italiani, sorridere non sempre è facile. La conferma arriva da uno studio commissionato da Straumann Group, dal quale emerge come il 52% del campione intervistato lo faccia poco (o non lo faccia del tutto), mentre il 29% lo ritenga uno strumento principe nel comunicare.
Sorriso: l’importanza dell’igiene orale
Il 61% degli italiani sorride a bocca chiusa e per il 56% la ragione sta nella poca cura cdedicata all’igiene orale. Per ovviare almeno parzialmente al problema una prima accortezza è quella di impostare un’accurata e corretta routine quotidiana, lavando i denti mattina e sera, senza fretta.
Tuttavia, di fatto sarebbe meglio farlo ogni volta che si mangia qualcosa. Attenzione, però, ad alimenti e bibite troppo acide: dopo averle consumate, infatti, è meglio aspettare 30 minuti prima di lavarsi i denti. Spazzolando subito, infatti, si rischia di intaccare la superficie dello smalto momentaneamente indebolita dalle sostanze acide.
Un altro strumento fondamentale è il filo interdentale: se non è possibile utilizzarlo due volte al giorno, un trucco potrebbe essere quello di passarlo la mattina sull’arcata superiore e la sera sull’arcata inferiore.
Perché si sorride poco?
Per il 59% degli italiani intervistati la colpa va attribuita alla pandemia. Tuttavia, anche eccessiva secchezza e screpolature posso incidere negativamente su un sorriso sereno. Un buon consiglio, dunque, è quello di tenere sempre a portata di mano un balsamo o uno stick nutriente da passare più volte al giorno sulle labbra. Avendo cura di effettuare almeno una volta la settimana uno scrub e una maschera addolcente ad hoc.
Senza dimenticare, infine, che una bella bocca migliora l’autostima (a detta del 50% degli intervistati). Via libera, dunque, al make up: che si scelga un gloss trasparente, un balsamo nude oppure un rossetto vivace poco importa. Sottolineare le labbra con lucentezza e colore, infatti, fa sentire meglio e spinge a sorridere con maggior disinvoltura.
