Alcune piante da interno aiutano a lavorare meglio perché contribuiscono a purificare l’aria e a migliorare anche ossigenazione e respirazione. Senza contare che la presenza di “verde” in ufficio agisce positivamente sull’umore e sul benessere dell’ambiente lavorativo.
La conferma arriva da uno studio internazionale pubblicato sul Journal of Experimental Psychology e condotto da alcuni ricercatori universitari.
Lo studio internazionale
Entrando nel dettaglio, lo studio ha visto coinvolto tre diverse Università: la Cardiff University’s School of Psychology (Regno Unito), la Facoltà di Psicologia dell’ateneo di Groningen (Olanda) e di quello del Queensland (Australia).
Nello specifico, per alcuni mesi i ricercatori hanno monitorato vari ambienti lavorativi in cui erano presenti alcune piante specifiche rimuovendo, implementando e variando nel tempo la presenza di tale “verde”.
A fronte di tutto questo, le verifiche condotte dagli studiosi hanno evidenziato come tenere determinate tipologie di piante in ufficio comporti di fatto un aumento della produttività lavorativa (almeno) del 15%.
Quali benefici apportano le piante da ufficio
I ricercatori sono stati tutti concordi nel sostenere che circondarsi di “verde” sia un vero toccasana per il corpo e per la psiche. Le piante da ufficio, infatti, migliorano l’ossigenazione e potenziano la capacità di apprendimento e la soglia di attenzione.
Ma non è tutto: esse, infatti, incrementano anche la lucidità mentale e hanno effetti benefici sulla produttività. Senza contare che incidono positivamente sui livelli qualitativi dell’aria, depurando di conseguenza l’organismo.
Pertanto, questa tipologia di piante contrasta naturalmente lo stress fisiologico: adornare la scrivania e le mensole con verde e fiori, infatti, rende l’ambiente lavorativo meno austero e più accogliente.
Quali piante scegliere
A fronte di quanto è emerso dallo studio, le piante ottimali da tenere in ufficio sono l’Agave e l’Aloe, così come la Pilea peperomioides (che è decorativa e non molto grande).
Inoltre, l’Areca palmata, il Potus e la Dracena marginata contribuiscono a purificare l’aria, mentre il Bambù e la Felce di Boston sono consigliati per filtrare formaldeide, benzene e tricloroetilene.
Via libera, infine, anche alla Melissa, al Filodendro e alle piante floreali del genere Spatifillo che filtrano l’aria dai composti volatili VOC , dalle sostanze nocive e dall’anidride carbonica.