Musicoterapia: i benefici sulla memoria

Musicoterapia: i benefici sulla memoria

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La musicoterapia ha molteplici effetti positivi su fisico e mente. Inoltre, è particolarmente utile anche per rinforzare i ricordi e potenziare la memoria.

La musica, infatti, non si limita a richiamare alla mente dei momenti vissuti, ma può portare a ricordare anche parole, colori o particolari che in molti casi potrebbero essere nascosti nelle pieghe più profonde della memoria stessa.

Memoria e ricordi

I suggerimenti che la musica restituisce al cervello servono per collegare fatti ed eventi e per richiamare sensazioni ed effetti psichici della mente che possono aiutare a programmare le azioni del futuro. Se di fronte a un evento ci troviamo nella condizione di viverlo ed immagazzinarlo, non tutto di fatto viene conservato: quello che viviamo, infatti, rimane per qualche tempo nel cassetto della memoria a breve termine, dove viene rimosso non appena accadono altri fatti che ne prendono il posto.

Di contro, le informazioni di interesse passano nel cassetto della memoria a lungo termine, dal quale poi non saranno più rimosse. In questo modo la memoria viene continuamente rinfrescata e quello che rimane sono solo i fatti salienti e significativi per la persona.

Prima di arrivare a questo cassetto, però, l’informazione subisce due momenti diversi di codificazione dell’evento: il primo momento in cui si selezionano gli eventi è quello sensoriale, che aiuta a eliminare le informazioni che non servono. Successivamente, invece, avviene la fase di elaborazione delle informazioni rimanenti che si immagazzinano nella memoria primaria. Ecco che l’informazione, ora, è completa: sarà, quindi, richiamata non appena ci saranno sufficienti elementi che serviranno per ricordarla.

L’utilità della musicoterapia

La musica può facilitare questo complesso fenomeno della rievocazione: usata bene e secondo necessità, infatti, essa diventa un marcatore indelebile degli eventi e dei fatti. Inoltre, la tecnica della musicoterapia può essere applicata anche per apprendere in fretta e con precisione informazioni che non hanno diretto collegamento con il vissuto (ad esempio testi, dati, etc..) o se si hanno delle difficoltà nell’immagazzinare le informazioni di natura eterogenea.

Non a caso, una recente ricerca curata dalla Kansas State University ha analizzato proprio il legame che intercorre tra memoria e musicoterapia. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Psychology of Music, dando ulteriore evidenza di come condividere le canzoni aiutino a rafforzare i legami nel presente e a rivivere le sensazioni anche dopo tanti anni, nei momenti di necessità.

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