La melagrana è il frutto di una pianta asiatica, ormai diffusa in tutte le aree a clima prevalentemente secco. Resiste alla stagione più calda, ma anche a temperature fino a meno 10°C: sebbene sia commestibile, ne esiste anche una varietà nana di impiego esclusivamente ornamentale.
Tuttavia, la tipologia più conosciuta è apprezzata per il gusto particolare e per le spiccate virtù nutrizionali: i frutti si presentano come bacche grandi, che contengono 600 o più semi (gli arilli). Ogni seme è circondato da una polpa colorata (dal bianco al rosso rubino) ed è separato dagli altri da una membrana giallognola, detta cica. La polpa è profumata con un gusto che, secondo le specie, può tendere all’acidulo, piuttosto che al dolce.
Melagrana: un superfood
Della melagrana in genere si consumano i semi e la polpa, il succo e l’olio. I semi e la polpa apportano buone quantità di polifenoli (tannini e flavonoidi), vitamine (la C prima di tutto), fibre, zuccheri e minerali (potassio).
Inoltre, sono molto apprezzate anche le proprietà astringenti dei tannini (ad alta concentrazione nelle scorze) e quelle antinfiammatorie degli infusi ottenuti dai fiori, impiegati nelle patologie della bocca.
Parliamo di un frutto che è considerato a tutti gli effetti un superfood dagli innumerevoli effetti benefici: antiossidanti, anticoagulanti, astringenti, gastroprotettivi, idratanti, antimicrobici e vasoprotettori.
Come consumarla
Il melograno è un frutto molto versatile in cucina: una volta sgranato può essere mangiato da solo o mescolato al muesli e allo yogurt, oppure a pezzi insieme a una macedonia.
A tavola viene abbinato al riso, alla carne di pollo o al pesce, per piatti gustosi e light. Il succo e i semi si possono trasformare anche in cosmetici fai-da-te: con il succo, ad esempio, si possono fare delicati impacchi per la pelle arrossata o i capelli sfibrati, mentre i semi, uniti a olio o yogurt, diventano eccellenti esfolianti per il corpo.
