Come poter affrontare con l’alimentazione la mutazione del gene acido-folico?

Come poter affrontare con l’alimentazione la mutazione del gene acido-folico?

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La mutazione del gene dell’acido-folico (MTHFR) è una mutazione abbastanza frequente. Di solito ne sono più affetti gli uomini rispetto alle donne. Essa consiste in un mutamento tale per cui l’acido folico che si assume attraverso i cibi non riesce più ad essere attivato dall’organismo. A questo punto aumenta indirettamente l’omocisteina, un amminoacido circolante che quando è alto aumenta il rischio di patologie cardiovascolari, infarti e ictus.

È comune trovare vegani e vegetariani che mangiano bene e che poi magari in giovane età vanno incontro a questo tipo di patologie. Perché? Perché probabilmente non hanno integrato adeguatamente con la vitamina B12. L’omocisteina, di conseguenza alta, aumenta proprio il rischio di incorrere nelle sovra-menzionate patologie. Lo stesso rischio si ha per la mutazione del gene dell’acido folico. Se c’è questa mutazione l’unica alternativa è l’integratore di acido folico. Anche mangiando quantità enormi di cibi vegetali, infatti, l’organismo non sarebbe in grado di attivare l’acido folico a causa di questa mutazione.

Per scoprire se siamo affetti da questa mutazione bisogna sottoporsi ad un test genetico. Se dagli esami del sangue risulta che l’omocisteina è molto alta e l’acido folico basso è bene chiedere l’esame specifico che può individuare questa mutazione.

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