Cannabis Sativa: una visione Ayurvedica secondo i 5 elementi

Cannabis Sativa: una visione Ayurvedica secondo i 5 elementi

Nel pensiero classico, i quattro Elementi sono stati proposti da Empedocle ed erano Terra, Acqua, Aria, Fuoco. Fu Aristotele ad aggiungere il quinto Elemento, l’Etere. Chiamato poi Akasha in India e Quintessenza in Europa.

Il concetto dei cinque elementi si riscontra nello studio delle filosofie sia Induiste che Buddiste. Nell’induismo, particolarmente, viene descritto come la “materia” sia caratterizzata solo da quattro dei cinque elementi e che l’ultimo completi la descrizione del “tutto”, considerando anche ciò che non è visibile nel mondo materiale ma che è percepibile esperienzialmente.

Vorrei dettagliare meglio questo pensiero: la filisofia dei 5 elementi è riscontrata nei sacri libri indiani, i Veda, specialmente l’Ayourveda, quello in cui ci si occupa del benessere armonico della vita. Ci si riferisce ai 5 elementi come i Pancha Mahabuta e questi, secondo la teoria, costituiscono tutto l’insieme della creazione, Essere Umano compreso. Alla nostra morte ciò che siamo si dissolve in questi 5 elementi ristabilendo così “l’equilibrio cosmico”.

I 5 Elementi sono associati ai 5 sensi del corpo umano i quali agiscono come mediatori delle interazioni del nostro corpo fisico nel mondo in cui viviamo. L’elemento più basso, la terra, può essere veicolata da tutti e 5 i sensi. L’Acqua, seconda in lista, non ha odore ma può essere esperita attraverso tutti gli altri 4 sensi. Successivamente viene il fuoco che non ha né odore né gusto. Ultimo viene l’aria che può essere solo udita e percepita. L’Akasha, il quinto elemento, l’etere, va al di la di tutti e 4 i sensi materiali e può essere percepito da       quello che viene definito un “ascolto solitario”, volgarmente, “meditazione”.

Quando mi sono approcciato allo studio del Sistema Endocannabinoide mi sono trovato a dover operare con strumenti inadatti. Il progresso della scienza ha fatto passi da gigante, vige, al giorno d’oggi, una “visione molecolare” della medicina dove ad ogni problema si deve continuare a cercarne la causa, anche irrazionalmente, perseguendo un illusione di un intervento mirato e quindi controllabile in ogni suo singolo particolare. Onesto, ed in alcuni casi funziona. Come accennavo all’inizio, purtroppo, questo non è il caso del sistema endocannabinoide.

Negli ultimi 30 anni, infatti, ci siamo trovati di fronte ad un sistema fisiologico dapprima totalmente sconosciuto e che ha una vastità inimmaginata. Una fisiologia molto importante che non è ancora trattata in nessuna università medica del mondo. Tale rifiuto ideologico contrasta con la diffusione scientifica e con i potenziali benefici sulla salute riportati dai pazienti.

La presenza di questo sistema pressochè ovunque nel nostro organismo lo rende estremamente importante per il benessere e l’equilibrio di ognuno di noi.

Nell’ultimo secolo abbiamo assistito all’insorgenza di nuove condizioni di vita, mai sperimentate prima dall’essere umano. Tali condizioni hanno portato, negli organismi predisposti, all’insorgenza di patologie dovute a Sindromi da deficienza del Sistema Endocannabinoide. Il Prof. Russo, infatti, ha coniato questo termine a spiegazione di molte eziologie “idiopatiche” ad oggi ancora presenti nella pratica medica. (1)

Come medico ho quindi deciso di fare un passo indietro e tornare al passato. Mi piace considerare la pianta di Cannabis una medicina in toto che, per essere tale, rispetti l’armonia dei 5 elementi come gli antichi scrivevano. Per questo motivo ora vivo in un villaggio in Nepal, in una particolare “fattoria” denominata, appunto, 5 Elements Organic Bastion.

Questo non è un progetto a breve termine, è un progetto di ricerca per la vita, soprattutto la mia. Dal momento che ho la ferma convinzione che una tale visione possa fornire un punto di vista scientificamente interessante e meritevole di approfondimento, vorrei veramente “dargli una chanche”. Attraverso Dikesalute e TARA APS ho organizzato un corso di formazione sulla pianta di Cannabis Selvatica. Il corso si svolgerà ad Ottobre 2018 sull’Hymalaya e la sua presentazione ufficiale avverrà a Canapa Mundi a Roma dal 16 al 18 Febbraio pv.

Per concludere, il messaggio che vorrei trasmettervi, all’inizio di questa mio “spazio” su Salute Plus è di seguire gli articoli che scriverò guardandoli secondo questa filosofia. Sia nella parte online sia su quella cartacea, ogni articolo sarà contraddistinto da un elemento. Spero vivamente che, dalla loro lettura integrale, possiate trovare un sincero spunto di riflessione sugli argomenti via via proposti.

“la compassione è alla base della moralità”

Hari Om


Bibliografia

  1. Russo EB. Clinical Endocannabinoid Deficiency Reconsidered: Current Research Supports the Theory in Migraine, Fibromyalgia, Irritable Bowel, and Other Treatment-Resistant Syndromes. Cannabis Cannabinoid Res. 2016 Jul 1;1(1):154-165.

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