I consigli di CORVELVA

I consigli di CORVELVA

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Intervista a Ferdinando Donolato Presidente dell’associazione Corvelva dal 1993 per la lotta per la libertà di scelta.
www.corvelva.it

Com’è nata Corvelva e come ci si può associare per partecipare attivamente?
L’associazione Corvelva è nata da un gruppo di genitori che avevano fatto la scelta di non vaccinare i propri figli. Dal 1993 si occupa di libertà di scelta terapeutica e libertà di scelta vaccinale.
L’iscrizione a Corvelva è molto semplice. Si va sul sito www.corvelva.it nella sezione “Come associarsi”. L’iscrizione può essere effettuata solo online.

A suo parere parlando di livello di informazione i genitori sono correttamente informati sul tema vaccini?
Qualcosa si sta muovendo in questi mesi. Ai genitori voglio dire informatevi leggete perché è questa la cosa a cui tengo di più.
La scelta di non vaccinare deve essere una scelta cosciente, non deve essere fatta per moda. Noi diamo informazioni ma ognuno deve poi approfondire. La crescita è individuale e i figli sono i vostri.
Più vi informate più prendete coscienza.
Questa legge lede la libertà di scelta terapeutica. Essa divide le famiglie, per quelle con bambini da 0 a 6 anni si impedisce ai bambini non vaccinati di entrare al nido o alla materna. Per
i bambini che hanno più di sei anni, essendoci l’obbligo dell’istruzione non lo hanno potuto fare.
Per l’anno scolastico 2017/18 noi consigliamo a tutti i genitori che non vogliono vaccinare i propri figli di presentare comunque la documentazione prevista per legge; poi noi seguiremo
tutto l’iter in modo tale che i bimbi non vengano vaccinati.
In Veneto abbiamo una situazione strana, le scuole materne sono divise tra statali e paritarie. Le paritarie diciamo che stanno “facendo finta di nulla”, per loro perdere iscritti è un danno.

La legge non dice nulla circa le sanzioni per le paritarie che non si adeguano.
Nella legge non c’è scritto chi può allontanare un bimbo. Le materne statali ovviamente applicano la legge. Per quest’anno la legge dice che l’ammissione a scuola può avvenire se avviene la prenotazione delle vaccinazioni. Sempre per legge i genitori hanno il diritto di essere informati, chiederemo quindi colloqui e tante informazioni. Attraverso PEC e raccomandate specificheremo
che per la legge 241/90 dovranno risponderci. Facendo così rimandiamo la decisione a tempi migliori nella speranza che il prossimo anno si vada al voto.
Un problema post vaccinale è un disastro! Mi lascia perplesso il fatto che il Ministero della Pubblica Istruzione l’anno scorso ha rilasciato una circolare dove segnalava come se nulla fosse che
negli ultimi 10 anni c’è stato un aumento del 40% di bambini disabili nelle scuole.
Dobbiamo fare disobbedienza civile. Dobbiamo Informarci, non facendo rivolte ma facendo scelte intelligenti, scelte semplici. Ora la gente finalmente si sta muovendo. Siamo cresciuti nella censura totale e questa situazione ci ha mostrato fin dove si sono spinti i mezzi di comunicazione. C’è stata una censura totale tra il 2016 e il 2017 da parte dei giornali, della stampa e dei mass media. Noi a Trieste avevamo comprato una pagina del Piccolo e il giornale ha restituito i soldi al movimento per la libertà di scelta terapeutica perché gli articoli che erano stati preparati per la pagina pubblicitaria non andavano bene al direttore, alla redazione. Con questo episodio hanno dimostrato molto. Le manifestazioni di questi ultimi mesi sono una dimostrazione che la gente finalmente si sta documentando.

Che attività state portando avanti voi di Corvelva?
Come associazione abbiamo redatto un vademecum e chiesto appuntamento a tutti i sindaci del veneto per un incontro. All’interno di questo vademecum dettagliato, disponibile online e inviato
ai nostri soci via mail, abbiamo inserito dei dati molto interessanti. Una seconda attività è quella di incontrare i genitori che sono favorevoli alle vaccinazioni, chiedere loro se sono opportunatamente informati su alcune tematiche quali potenziali effetti collaterali dati dai vaccini e rilasciare loro i dati del nostro vademecum. Non vogliamo imporre nulla a nessuno ma solo dare la possibilità di accedere a delle informazioni. Poi ognuno sarà libero di agire come meglio crede.

 

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